Aggiornamento Protezione Civile: 108.257. positivi, 23.660 vittime e 47.055 guariti

La Protezione civile, nella giornata di oggi, domenica 19 aprile, ha diramato sul proprio sito, il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.

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Stando a quanto si legge nella nota del Dipartimento della Protezione Civile, nell’ambito del monitoraggio della diffusione del Coronavirus sul territorio italiano, il totale delle persone contagiate è di 178.972 con un incremento rispetto a ieri di 3.047 nuovi casi. L’aumento dei soggetti attualmente positivi è di 486 unità per un totale di 108.257. Purtroppo cresce anche il numero dei deceduti che nella giornata di oggi registra un incremento di 433 nelle sole ultime 24 ore, facendo salire il totale a 23.660. Anche il numero dei pazienti guariti cresce: nella giornata di oggi si registrano 2.128 non più positive, per un complessivo di 47.055.

Protezione Civile, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di sabato 18 aprile

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Nella giornata di ieri, la Protezione Civile, ha comunicato i dati sull’epidemia da Covid-19 in Italia. I casi positivi erano saliti a 107.701. Aggravato anche il bilancio delle vittime: 23.227 in totale con un incremento di 482 rispetto alla giornata di venerdì. Salito anche il numero dei guariti che ieri risultavano essere 44.927.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, aggiornamento Protezione Civile: i numeri dell’epidemia al 18 aprile

Protezione Civile, l’aggiornamento sui numeri del Covid-19 di venerdì 17 aprile: l’ultima conferenza prima della decisione di diramare esclusivamente il bollettino

La Protezione Civile, in persona del capo dell’emergenza Angelo Borrelli, nella giornata di venerdì ha comunicato i dati sulla diffusione da Covid-19 nel nostro Paese. I casi positivi in Italia erano saliti a 106.962. Si era aggravato anche il bilancio delle vittime giunto a 22.745. Salito risultava, però, anche il numero dei guariti che ieri erano 42.727.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Aggiornamento Borrelli sull’epidemia: 105.418 positivi, 21.645 vittime e 38.092 guariti

Tamponi e test sierologici, differenze: tutto quello che c’è da sapere

Due dispositivi nettamente differenti, i tamponi ed i test sierologici, con funzioni altrettanto distinte. Eppure, negli ultimi giorni, pare si sia creata confusione in merito. Bisogna, dunque, fare chiarezza e comprendere perché alle porte della Fase 2 i test svolgano un ruolo fondamentale.

Procediamo con ordine. Il tampone è il mezzo attraverso il quale è possibile comprendere se un soggetto ha contratto il virus. Il test sierologico, invece, consente di verificare se l’individuo sottoposto a controllo ha sviluppato degli anticorpi contro il virus, segno che confermerebbe un contagio ormai superato. È, dunque, questa la prima differenza da tenere bene a mente per comprendere a grandi linee la netta distinzione esistente tra i due esami. Ma c’è dell’altro, a partire dalla modalità di esecuzione.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Tamponi e test sierologici, differenze: tutto quello che c’è da sapere

Coronavirus, contagio sotto indice 1: vietato abbassare la guardia. Al varo nuove misure

Ad oggi la curva dei contagi del Coronavirus pare sia in costante deflessione. Un risultato che sicuramente è possibile addebitare alle misure di contenimento a cui il Paese è sottoposto da più di un mese. Conseguenza diretta è l’abbassamento del tasso di infettività al di sotto dell’1. Come tempo addietro spiegato dal Ministro della Salute Roberto Speranza, quest’ultimo indica il grado di contagiosità del virus. Se ad esempio si attesta sul 3, come accaduto all’inizio dell’epidemia, significa che un soggetto è in grado di infettarne a sua volta 3.

Al momento, dunque, si sarebbe assistito ad un netto miglioramento. Il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli, in una recente intervista riportata dalla redazione di Rai News, ha affermato che l’Italia è in linea con gli obiettivi prefissati e nonostante il nuovo indicatore di 0,8, si invita la popolazione a non abbassare la guardia.

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Conte, Regioni: spiragli per ripartire il 27 aprile

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte tramite un post pubblicato sul proprio profilo Facebook ha effettuato un ragguaglio sulla riunione della Cabina di regia tra Governo, Regioni ed enti locali. Nel corso di quest’ultima, ha affermato il Premier, insieme ai ministri ha aggiornato i vari rappresentati locali sulla tanto anelata Fase 2.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Conte, Regioni: spiragli per ripartire il 27 aprile

Il premier Conte ha parlato di linee guida omogenee per tutta la Regioni, sì da poter procedere all’unisono il 4 maggio grazie ad un programma che sarà ben articolato.

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