La realtà virtuale per sconfiggere i disturbi alimentari

Una nuova tecnica che si basa sull’impiego della realtà virtuale è stata messa in campo per combattere i disturbi alimentari.

Macabro show in passerella a Milano con delle modelle anoressiche (Foto dal web)

Disturbi del comportamento alimentare, bulimia e anoressia sono fenomeni costantemente in crescita basti pensare che secondo le statistiche ogni anno si registrano 8-9 casi di anoressia nervosa ogni 100 mila persone. Uno degli aspetti fondamentali del problema è rappresentato dal disturbo dell’immagine corporea, in sostanza le persone affette da disturbi alimentari hanno una percezione di sé poco fedele alla realtà ovvero pur essendo magri si vedono grassi addirittura ad essere distorta è anche la stimolazione tattile, tanto che i soggetti affermano di distinguere due stimoli tattili come se ci fosse una superficie corporea più estesa.

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Nuove tecniche contro i disturbi alimentari

Cibo congelato
(Getty Images)

Un team di ricercatori dell’Università della Sapienza di Roma della Fondazione Santa Lucia IRCCS guidati da Ilaria Bufalardi ha iniziato con ottimi risultati a lavorare sul problema della distorsione dell’immagine su persone affette da disturbi alimentari. Lo studio ha dimostrato che i soggetti affetti dal disturbo mostravano un marcato disagio alla vista, se pur virtuale, della propria immagine ingrassata. Alla ricerca hanno partecipato sia donne affette da disturbo alimentare che non, a tutte sono stati mostrati tre avatar, uno che riproduceva fedelmente forma e dimensione del corpo della persona, uno che rappresentava una versione ingrassata e una dimagrita. Alle partecipanti è stato chiesto di indossare caschetti per la realtà virtuale in modo da riuscire ad immedesimarsi negli avatar anche per quanto riguarda le percezioni tattili.

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cibi
Cibi contaminati, il nuovo allarme del Ministero della Salute (foto dal web)

“Oltre ad usare la realtà virtuale come strumento da usare per i futuri approcci terapeutici – ha spiegato Ilaria Bufalarilo scopo è quello di abituare le pazienti ad avere un’immagine del corpo sana, in questo modo è possibile favorire l’interiorizzazione di un corpo normopeso e la riduzione dello stress legato ad un aumento ponderale”.

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