Il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, oggi lunedì 20 aprile, ha comunicato l’ultimo aggiornamento in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.
Il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli ha comunicato in conferenza stampa l’ultimo aggiornamento sull’epidemia da Covid-19 in Italia. I casi attualmente positivi sono saliti a 108.237, ossia 20 in meno rispetto a ieri, il primo decremento dall’inizio dell’emergenza. Si aggrava anche il bilancio delle vittime: 24.114 in totale con un incremento di 454 decessi nelle ultime 24 ore. Salgono anche i guariti che ad oggi sono 48.877, 1.822 in più rispetto alla giornata di domenica.
Durante la conferenza giornaliera da Palazzo Lombardia sono stati comunicati i dati in merito all’epidemia da Covid-19 nella regione. I casi positivi ad oggi sono saliti a 66.971, 735 in più rispetto a ieri. Le vittime sono, invece, 12.376, ossia 163 decessi in più nelle ultime 24 ore.
Stando al bollettino diffuso ieri dal Dipartimento della Protezione Civile, nell’ambito del monitoraggio della diffusione del Coronavirus sul territorio italiano, il totale delle persone contagiate era di 178.972 con un incremento rispetto a sabato di 3.047 nuovi casi. L’aumento dei soggetti attualmente positivi era di 486 unità per un totale di 108.257. Purtroppo risultava cresciuto anche il numero dei deceduti che nella giornata di ieri aveva registra un incremento di 433 unità, facendo salire il totale a 23.660. Salito anche il numero dei pazienti guariti giunti ieri a 47.055.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Aggiornamento Protezione Civile: il bollettino del 19 aprile sui numeri dell’epidemia
Nella giornata di sabato, la Protezione Civile, ha comunicato che i casi positivi erano saliti a 107.701. Aggravato anche il bilancio delle vittime: 23.227. Aumentato anche il numero dei guariti che risultava essere di 44.927 unità.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, aggiornamento Protezione Civile: i numeri dell’epidemia al 18 aprile
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, si è espresso in merito alla ripartenza della sua città. Stando alle parole del primo cittadino meneghino, la sua amministrazione sarebbe già al lavoro per redigere un piano strategico sulla riapertura.
Per il sindaco Sala si parlerebbe di doppi turni per le scuole, l’apertura dei negozi anche la sera e la riorganizzazione dei trasporti. Ciò tuttavia potrà avvenire a suo avviso, solo qualora ricorrano tre condizioni: “la data esatta, la sicurezza nel trasporto pubblico e soprattutto una nuova regolamentazione degli orari di scuole e negozi”.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Ripartenza Milano ma a tre condizioni, il monito di Sala
Gianni Rezza, noto epidemiologo e direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Repubblica. L’esperto si è espresso in merito alla ripartenza ed all’attuale condizione del Paese. Il professor Rezza ha rimarcato che grandi progressi si sono visti soprattutto nelle terapie intensive. Ora però non bisogna abbassare la guardia: questo il monito che lancia. È richiesto, adesso più che mai, individuare immediatamente possibili focolai e sventare una seconda ondata epidemica. In chiosa ha parlato anche dell’indice di contagio che ad oggi sarebbe giunto sotto l’1.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>L’epidemiologo Rezza: “L’Italia adesso sta decisamente meglio”
Il Ministro della Sanità Roberto Speranza è stato ospite della trasmissione Circo Massimo in onda su Radio Capital. Ai microfoni dell’emittente ha parlato della fase 2 e della ripartenza del Paese dopo la fine del lockdown a causa del Covid-19.
Per il ministro Speranza il 4 maggio è una data importante, perché attorno a quel giorno si costruirà tutta la Fase 2. Non si lascia a dare a facili entusiasmi, però. Il ministro si dice ben consapevole del fatto che la battaglia non è ancora vinta. Nessun giro di parole circa il fatto che la strada da percorrere è ancora lunga. A stretto giro, infatti, riferisce Speranza sarà necessario un incontro con le forze sociali per irrobustire il documento del 14 maggio. Molto importante, quest’ultimo, afferma il Ministro in quanto avrebbe coadiuvato il lavoro delle amministrazioni centrali e locali.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Speranza: “La battaglia non è vinta, Immuni rafforzerà la sanità digitale”
Roberto Speranza si è altresì espresso in merito alle sorti del calcio. Pur essendo un grande appassionato al momento non è una priorità. Ora bisogna pensare solo alla salute dei cittadini.
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