Il sindaco Beppe Sala annuncia di essere al lavoro per preparare un piano strategico per la ripartenza di Milano. Tutto questo però sarà possibile solo se si verificheranno tre condizioni
Milano si prepara alla ripartenza. Il capoluogo lombardo, tra le zone più colpite dall’emergenza sanitaria in Italia, sta scaldando i motori per tornare alla normalità.
Lo assicura il sindaco Beppe Sala che ammette di essere al lavoro per un piano strategico per la riapertura che sarà presentato la prossima settimana.
Tra le misure prese in considerazione i doppi turni per le scuole, l’apertura dei negozi anche la sera e la riorganizzazione dei trasporti. Tutto questo però, mette le mani avanti Sala, solo a tre condizioni. Il sindaco di Milano, non nasconde, infatti che per una riapertura in sicurezza sono necessarie tre linee: “la data esatta, la sicurezza nel trasporto pubblico e soprattutto una nuova regolamentazione degli orari di scuole e negozi”.
Bisogna dunque riorganizzarsi perché non si può pensare di rispettare “gli stessi orari di adesso” riferito all’attuale fase di lockdown.
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Ripartenza, arriva il monito anche di Gallera
Al monito di Sala che parla per la ripartenza della sua città si aggiunge anche quello dell’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Anche da parte sua un appello alla ripartenza di tutta la Lombardia solo se nelle condizioni adeguate. “Si riaprirà il 4 maggio senza mascherine, test sierologici e guanti? No, si riaprirà solo nella massima sicurezza“.
Dubbi dunque su quello che sarà della fase 2 del coronavirus. Gallera chiarisce che è necessario che tutti i cittadini debbano essere muniti dei dispositivi necessari: mascherine e guanti. Altra cosa essenziale è quella della misurazione della “temperatura prima di entrare al lavoro”.
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La ripartenza per la Lombardia avverrà, chiarisce l’assessore al Welfare solo se si verificheranno queste precise condizioni “altrimenti no”. L’assessore ha infine escluso l’apertura di bar e ristoranti alla sera.