Il ministro della Salute Roberto Speranza avverte che la battaglia contro il coronavirus non è ancora finita. La priorità è quella di salvare le vite e lavorare con le forze sociali per un nuovo documento
Non canta ancora vittoria il ministro della Sanità Roberto Speranza che alla trasmissione Circo Massimo di Radio Capital parla della fase 2 e della ripartenza del Paese dopo la fine del lockdown a causa del Covid-19.
“Abbiamo tutti insieme approvato le norme perché il 4 maggio sia una data attorno alla quale dobbiamo costruire questa fase 2” ha detto il ministro che però ha voluto essere chiaro. “La battaglia non è vinta” senza nascondere che il percorso per il ritorno alla normalità è ancora lungo. E su questo ha ammesso che al più presto è necessario attuare un incontro tra le forze sociali per “irrobustire il documento del 14 di marzo”.
Un documento molto importante, non lo nasconde Speranza, che ha aiutato gli amministratori, locali e nazionali, a gestire la difficile situazione di queste settimane per una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le priorità del Paese al momento sono quelle che permetto di salvare la vita delle persone. Lo ha chiarito Speranza che interpellato sulle sorti del calcio ha spiegato: “Sono un grande appassionato di calcio ma con più di 400 morti al giorno con sincerità è l’ultimo problema di cui possiamo occuparci. Lo dico con il massimo rispetto però viene prima la vita delle persone”.
Insomma al momento non si può pensare al calcio ha ribadito il ministro, bisognerà prima ritornare alla normalità e poi se ne potrà parlare. “La priorità in questo momento deve essere ancora salvare la vita delle persone” ha precisato ancora una volta.
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Speranza: la sanità digitale è la strada giusta
Il ministro Speranza ha anche parlato dell’app Immuni per la quale ha specificato che è stato firmato il contratto per accelerare i tempi.
L’app permetterà di avere un controllo sui dati degli utenti che vorranno scaricarla. Permetterà di tracciare i contatti avuti per individuare i possibili contatti con i positivi al Cpvid-19.
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“L’app è uno degli strumenti: in questa vicenda non c’è una mossa salvifica“, ha detto il ministro della Salute. Speranza ha dato un’ulteriore informazione specificando che oltre al tracciamento dei contatti, la app “potrà essere molto utile per rafforzare la sanità digitale del nostro Paese”. È questa la direzione giusta verso la quale si deve lavorare secondo il ministro.
Infine Speranza ha anche annunciato che a breve saranno stanziate delle cospicue risorse per potenziare la sanità territoriale e organizzare degli ospedali dedicati ai pazienti Covid.