A causa del lockdown pare che in Svizzera, per la precisione a Zurigo, alcuni “amanti della velocità” hanno iniziato ad utilizzare le strade vuote per lanciarsi in folli corse con le proprie auto.
I negozi sono chiusi, la gente è chiusa in casa, di conseguenza le strade sono vuote. Ciò avrebbe comportato un drastico calo dell’inquinamento e spinto numerose specie animali a riprendere possesso dei propri habitat dai quali erano stati allontanati a seguito dell’ingerenza dell’uomo.
In Svizzera, però, pare che l’assenza di traffico veicolare e pedonale abbia condotto una categoria di soggetti ad approfittare della situazione. Si tratta degli “amanti della velocità“. Sembra, infatti, che negli ultimi giorni alcuni automobilisti siano stati ripresi da telecamere ed autovelox sfrecciare a folle velocità nelle strade deserte.
Per spiegare il fenomeno è intervenuto lo psicologo Benjamin Graber dell’Università di scienze applicate di Zurigo, intervistato dalla redazione di Tio.
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Lockdown e strade deserte: alcuni automobilisti ne approfittano per sfrecciare a folle velocità
A Zurigo le autorità competenti sono state costrette a rafforzare la propria attività di controllo. Ciò a causa di un assurdo fenomeno che vede automobilisti amanti della velocità, lanciarsi in folli corse approfittando delle strade deserte. Per spiegare cosa spinga determinati soggetti a porre in essere tale comportamento è intervenuto lo psicologo Benjamin Graber dell’Università di scienze applicate di Zurigo, intervistato dalla redazione di Tio.
Il professore ha iniziato spiegando che tali comportamenti contra legem ora sono più evidenti, soprattutto quelli di chi vuol mettersi in mostra lanciandosi in folli corse. Ovviamente, l’assenza di traffico e la scarsa circolazione rende i soggetti più facilmente individuabili da parte delle autorità. Una circostanza che, però, non riesce a dissuadere gli “amanti della velocità” che anzi, maggiormente traggono piacere dal fatto che così sono più visibili di prima.
Le strade vuote incentivano gli amanti della velocità per svariate ragioni
Stando a quanto riporta la redazione di Tio, il professor Graber avrebbe proseguito affermando che le “strade vuote possono incoraggiare la guida veloce”. In sostanza, il fatto che non vi sarebbe traffico indurrebbe gli automobilisti a credere di poter riuscire in tutte quelle imprese che di norma gli sono impedite dagli ostacoli cittadini. Per non parlare poi dell’ambiente esterno, reso surreale dal lockdown, che instillerebbe l’idea di una sorta di mancanza di regole. La spiegazione più banale, poi, prosegue l’esperto si rintraccia nel fatto che ora le persone hanno più tempo a disposizione e scelgono di trascorrerlo al volante.
Il noto psicologo dell’Università di Zurigo fa notare, inoltre, come l’acceleratore possa essere come una “valvola di sfogo”, riporta la redazione di Tio. Ed infatti, le persone appassionate di motori instaurano un vero legame con il proprio veicolo, sicchè il porsi alla guida diviene come una normale attività: al pari del jogging o della lettura.
Le strade di Zurigo diventano quelle di Fast and Furious: preoccupante fenomeno
C’è anche un particolare fenomeno in Svizzera che sta prendendo piede, riporta la redazione di Tio. Si tratterebbe di gare su strada in stile Fast and Furious. Lo psicologo Benjamin Graber avrebbe affermato che fortunatamente si tratta di casi isolati che hanno luogo a seguito di un’interazione tra gli automobilisti estremi. Con le strade vuote, infatti, hanno la possibilità di incontrarsi ed ingaggiare piccole competizioni estremamente pericolose aumenta.
L’appello del noto psicologo Benjamin Graber dell’Università di scienze applicate di Zurigo: “Non mettetevi alla guida sotto l’influsso delle emozioni”
Ovviamente, specifica lo psicologo, non si parla di tutti gli automobilisti. Questi atteggiamenti incoscienti sono tipici di un determinato tipo di soggetti. Sono definiti “pirati” recidivi ed appartengono ad una categoria che al volante della propria auto accrescono la propria autostima.
L’intervista si conclude con un accorato appello da parte dello psicologo il quale sconsiglia agli automobilisti, riporta la redazione di Tio, di porsi alla guida sotto l’influsso di emozioni. Condizioni d’animo che possono essere delle più disparate: dalla tristezza alla gioia, dall’euforia alla preoccupazione.
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Agire o mettersi al volante sconvolti o distratti potrebbe condurre ad avere atteggiamenti incoscienti ed impulsivi. Sarebbe auspicabile, dunque, riferisce il professor Benjamin Graber dell’Università di Zurigo di resettarsi prima di mettersi alla guida.