La giovane Anna Bonafini uccisa dal virus. Lei aveva 35 anni e versava in una complicatissima situazione di salute da tempo.
La giovane Anna Bonafini è rimasta uccisa dal virus come tante altre persone. Lei era residente a Teolo ma è morta in ospedale a Schiavonia, in provincia di Padova. Aveva 35 anni ed era affetta da Covid.
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Il decesso ha avuto luogo all’interno del reparto di terapia intensiva lunedì mattina, 20 aprile 2020. Ma ad incombere su di lei c’era anche una bruttissima malattia, un tumore sorto due anni fa. E come accaduto in tante altre occasioni purtroppo, il virus l’ha uccisa approfittando di un apparato immunitario già fortemente provato. Il peggio sembrava passato, invece una ricaduta che l’ha colpita lo scorso inverno aveva riportato di nuovi gli incubi. Poi l’inimmaginabile pandemia scaturita ad inizio 2020 ha fatto il resto.
Uccisa dal virus, Anna diceva di sé: “Tutti mi ricorderanno col sorriso”
Frequentava l’ospedale di Schiavonia per sottoporsi a dei necessari cicli di chemioterapia. Lei lavorava come cassiera, era di bellissimo aspetto ed amava moltissimo la vita. Lo testimoniano anche i suoi tanti tatuaggi ed il look esuberante. Le piaceva tanto anche il contatto diretto con le persone, cosa che la sua professione la portava a fare. A dirle addio sono la madre Bianca e la sorella minore Serena, con le quali viveva. Lei era anche una donna molto sensibile e buona, come è possibile rendersi conto dai messaggi social scritti nel corso delle sue ultime settimane di vita. All’incredulità per la pandemia in corso c’è anche molta tristezza per la tanta sofferenza che in migliaia di persone hanno vissuto nel corso degli ultimi due mesi.
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Sui social network stanno continuando a giungere tanti attestati di affetto e di cordoglio nei confronti di Anna. Che nei confronti di sé stessa ha scritto: “Sarà bello che tutti mi ricorderanno con il sorriso”.