La ministra del lavoro annuncia l’arrivo del reddito di emergenza da destinare alle famiglie in difficoltà assegnato in base ai componenti del nucleo familiare. Al vaglio del Governo moltre altre misure a sostegno dei lavoratori
Il reddito di emergenza è allo studio del Governo e le prime rassicurazioni arrivano direttamente dalla ministra del lavoro Nunzia Catalfo. Una misura cha partirà da 400 euro per arrivare ad un massimo di 800 in base al numero dei componenti della famiglia.
Queste le prime anticipazioni che la ministra ha annunciato in una video intervista a Fanpage. Sarà ”una misura che possa durare qualche tempo, erogata sulla base del nucleo familiare” ha specificato.
Ma oltre il reddito di emergenza è allo studio del governo un ulteriore “strumento attivo” per i lavoratori. Una misura che si rivolgerà a quelle persone che avranno le ore di lavoro ridotte per dedicarsi alla formazione. ”Non sarebbe più uno strumento passivo come la cig ma uno strumento attivo”.
Questa la proposta della ministra del Lavoro che è allo studio del Governo Conte. Uno strumento che permetterebbe, ha spiegato la Catalfo, una doppia azione: da una parte il lavoratore non perde il suo posto di lavoro e dall’altro continua a formarsi avendo così maggiori competenze. “Sgraviamo un po’ l’impresa del costo, utilizzando le risorse che vengono dall’Europa”. Un valore aggiunto per le imprese ma anche per il lavoratore.
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La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo è stata un fiume in piena. Ha parlato a Fanpage di altri nuovi provvedimenti che sono al vaglio del governo per sostenere i lavoratori in questo periodo di emergenza.
Ha annunciato, infatti, che nei prossimi giorni si svolgerà “un confronto con le parti sociali” per discutere della possibilità di inserire dei ‘‘turni per i lavoratori per farli arrivare scaglionati” a lavoro.
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Non sono mancati poi i riferimenti sullo smart working: ”stiamo lavorando su un voucher incentivi per la connettività, per acquisire servizi per famiglie e imprese”.
Insomma il Governo sta cercando di correre ai ripari verso una tipologia e una possibilità che, in Italia, prima dell’emergenza era davvero poco usata. Il governo sta considerando di ”realizzare una rete, quanto più ampia possibile” per poter consentire a tutti gli italiani, senza discriminazioni tra territori, di usare questi strumenti che risulteranno molto utili nella fase di riapertura delle imprese.
Inoltre, il progetto darà ”la possibilità a tutte le famiglie di poter accedere a internet e quindi agevolare il lavoratore in questo senso”.
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