La scuola, con tutta probabilità, continuerà a distanza fino alla fine dell’anno. Degli esami di maturità si svolgeranno soltanto le prove orali. I dubbi maggiori riguardano invece la riapertura a settembre.
Scuola a distanza (foto Pixabay)
Anche se in alcuni degli altri paesi europei la scuola è già ripartita o sta per farlo (in Germania la scuola ripartirà tra il 27 aprile e il 4 maggio e in Francia si tornerà sui banchi dall’11 maggio) in Italia le scuole di ogni ordine e grado rimarranno quasi certamente chiuse fino alla fine di questo anno scolastico.
In questi mesi però si sta svolgendo didattica a distanza (c.d. “dad”) che permetterà a 500mila studendi di sostenere comunque l’esame di maturità, senza quindi “perdere” l’anno.
Salvi cambi di rotta e aggiustamenti dell’ultimo minuto, i voti assegnati in questi mesi di didattica a distanza avranno pieno valore ma gli studenti che non avranno raggiunto la sufficienza potranno recuperare durante l’anno scolastico 2020/21.
Ovviamente c’è chi si domanda fin dall’inizio di quest’emergenza se sia corretto che la didattica a distanza sia stata realizzata senza preoccuparsi fattivamente di tutti gli studenti privi dei mezzi informatici (per non parlare delle altre carenze) necessari per seguire le lezioni.
Tuttavia, a mitigare il quadro, è ormai certo che all’esame di terza e a quello di maturità saranno ammessi tutti gli 1,1 milioni di studenti interessati, salvi gli esami preliminari degli studenti privatisti. Tuttavia, l’esame dovrà essere superato per avere la promozione.
E se l’esame di terza media consisterà forse in una semplice “tesina” scritta la maturità prevderà solo un orale di circa un’ora, random su tutte le materie.
Un’altra particolarità riguarda la composizione delle commissione dell’esame di maturità: i membri saranno tutti interni, a parte il presidente che sarà esterno.
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Sebbene non ci sia ancora una comunicazione ufficiale in tal senso, probabilmente i maturandi del 2020 potrebbero tornare in classe il 17 giugno per sostenere gli orali.
Tutti gli altri studenti invece non torneranno in aula prima di settembre.
La ripresa di settembre non sarà però uguale per tutti: prima dovrebbero ripartire gli studenti che hanno debiti formativi.
Invece per quanto riguarda la sicurezza la misura che sarà maggiormente applicata è il distanziamento attraverso la suddivisione delle classi in sottogruppi più piccoli e l‘alternanza di lezioni dal vivo con quelle a distanza.
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