Istat, la perdita per l’industria è del 2,1% di fatturato

Istat la perdita per l’industria: a febbraio si stima che il fatturato, al netto dei fattori stagionali, diminuisca del 2,1% rispetto al mese precedente

Gian Carlo Blangiardo
Il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo (foto dal web)

Il coronavirus ha bloccato le attività ma per il mese di febbraio la perdita è contenuta. A febbraio, comunica l’Istat, si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca del 2,1% rispetto al mese precedente; nella media degli ultimi tre mesi l’indice generale è rimasto abbastanza stabile, con una variazione del +0,1% rispetto alla media dei tre mesi precedenti. In termini totali si conserva la crescita rispetto all’anno precedente. Il fatturato totale cresce in termini tendenziali dello 0,9%. Aumenta la crescita dell’estero con un più 3,3%. In merito ai raggruppamenti principali di industrie, a febbraio tutti gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un calo congiunturale: -1,0% i beni di consumo, -1,3% i beni intermedi, -1,4% i beni strumentali e, in misura molto più accentuata, l’energia (-11,5%).

Leggi anche > Usare le fogne come spia

Istat, la perdita: il manifatturiero

Perché il Fisco controlla i conti correnti?
Fascette di soldi (foto Pixabay)

Con riferimento al comparto manifatturiero, il settore dei mezzi di trasporto registra la crescita tendenziale più rilevante (+14,1%), mentre l’industria della raffinazione del petrolio mostra il calo maggiore (-9,2%). In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce del 2,6%, con una marcata riduzione del mercato interno (-4,2%) e una sostanziale stabilità per quello estero (-0,2%). La maggiore crescita tendenziale si registra nell’industria farmaceutica (+8,3%), mentre il peggior risultato si rileva nell’industria tessile e dell’abbigliamento (-9,1%).

Leggi anche > Farmaco anti artrite, i risultati

Come gestire i risparmi in caso di default
Soldi in banca (foto Pixabay)

L’Istat parla di una reazione moderata di risposta delle aziende in merito ai dati diffusi, legata all’emergenza sanitaria. Non è facile reperire dati certi in questo periodo. Su marzo i dati saranno certamente più in ribasso, così come aprile. Poi si attenderà la riapertura delle attività.

Gestione cookie