Una donna 50enne è stata tenuta prigioniera per due settimane, violentata e minacciata di morte da due uomini a Viserbella (Rimini). A salvarla la Polizia intervenuta dopo una segnalazione.
Una terribile vicenda si è consumata a Viserbella, frazione del comune di Rimini. Una donna 50enne di origine ucraina, sarebbe stata tenuta prigioniera per due settimane, violentata e minacciata di morte con un’accetta. L’incubo si è concluso nella notte tra sabato e domenica, quando la Polizia è intervenuta, a seguito di una segnalazione ed ha liberato la 50enne che era trattenuta contro la sua volontà in un ex camping. Gli agenti hanno arrestato i due aguzzini, due romeni di 53 e 34 anni, adesso indagati per violenza sessuale, lesioni personali e minacce.
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Rimini, donna tenuta prigioniera per due settimane violentata ripetutamente e minacciata di morte: salvata dall’intervento della Polizia
Violentata ripetutamente, minacciata di morte con un’accetta e tenuta prigioniera per due settimane da due uomini romeni di 53 e 34 anni. Questo l’incubo vissuto da una donna 50enne di origine ucraina rinchiusa in un ex camping a Viserbella, frazione di Rimini. A salvarla, come riporta la stampa locale e la redazione dell’Huffington Post, sono stati gli agenti della Polizia del capoluogo di provincia dell’Emilia Romagna che sono intervenuti presso lo stabile ormai in disuso. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, riportata dall’Huffington Post, la donna circa due settimane fa era stata avvicinata da uno sconosciuto nei pressi della stazione di Rimini. Quest’ultimo le aveva offerto riparo, considerato il lockdown imposto su tutto il territorio italiano, in un casolare, dove non vi era elettricità, acqua corrente e riscaldamenti. Qui avevano trovato rifugio anche altre persone, tra cui i due aguzzini. La donna, secondo quanto ricostruito, come riporta l’Huffington Post, sarebbe violentata ripetutamente dal 53enne, mentre l’uomo di 34 anni l’avrebbe minacciata utilizzando un’accetta.
La drammatica vicenda si è conclusa nella notte tra sabato 18 e domenica 19 aprile, quando la stessa vittima sarebbe riuscita a contattare le forze dell’ordine attraverso un conoscente. La Polizia di Rimini si è recata sul posto salvando la 50enne ed identificando i due aguzzini, adesso indagati per violenza sessuale, lesioni personali e minacce. La donna è stata portata in ospedale, dove i medici avrebbero riscontrato lesioni e ferite guaribili in 30 giorni.
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Per ricostruire con esattezza quanto accaduto, riferisce l’Huffington Post, sono in corso le indagini affidate alla Squadra Mobile della Polizia e coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Davide Ercolani.