Il virologo Crisanti insiste sui tamponi e dichiara: “4 Maggio acerbo per la totale riapertura”

Il virologo Crisanti, esperto in virologia ed eroe assoluto della fine dell’emergenza in Veneto rimarca la politica di estensione del tampone, dichiarando che è ancora presto per riaprire tutto il prossimo 4 Maggio

Crisanti riapertura
Andrea Crisanti (foto dl web)

Andrea Crisanti, parassitoloco dell’Università di Padova è ritronato alle radici. La sua trafila a Londra ha sancito l’alterazione del suo grado di competenza in materia virale. Il Professore poi ha fatto ritorno in Italia nella sua terra natìa lo ha fatto in grande stile. Le sue competenze da leader ed esperto nel campo delle malattie infettive hanno conosciuto la massima espressione in Veneto. Oggi la Regione che si estende dalle Dolomiti al Mar Adriatico è fuori dalla Pandemia da Coronavirus. Questa condizione la differenzia notevolemtne dalle regioni del nord a lei vicine come la Lombardia, che vive una situazione ancora disperata.

La sua figura è stata battezzata anche da Ernesto Burgio che l’ha rivestito della medaglia di unico esperto italiano sul tema Coronavirus. I consigli di Crisanti possono essere estesi a tutta la popolazione italiana per evitare le situazioni di collasso all’interno degli ospedali. La migliore panacea è quello di riuscire a bloccare la Pandemia all’interno delle case, estendendo il numero di tamponi ai presunti infetti.

Bocciata dunque da Crisanti l’iniziativa dell’OMS di limitare per ragioni numeriche la diffusione dei test. “Non c’è la volontà di farli. Noi in Veneto così facendo siamo riusciti a cavarcela” – ribatte duramente Crisanti. Il virologo non riesce a spiegarsi come mai i governatori non abbiano fatto tamponi a quelli che potenzialmente sono entrati in contatto con la persona infetta e dunque abbattere la trasmissione.

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Il virologo Crisanti sulla riapertura il prossimo 4 Maggio

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Coronavirus, gente per strada (Getty Images)

Il Governo ha legittimato la riapertura di alcune attività il prossimo 4 Maggio. Tra queste librerie, cartolerie e negozi affini con la possibilità di operare il lavoro a domicilio per alcuni. Ma il parassitologo Crisanti storce il naso anche sul tema di una riapertura piuttosto ravvicinata. Il 4 Maggio è una data troppo vicina alla riapertura: i rischi che si corrono sono altissimi per una nuova ricaduta. L’affievolirsi dei dati numerici, comunque altissimi, ha fatto agire troppo in fretta il Governo che ha responsabilità enormi se la situazione dovesse nuovamente degenerare.

I nuovi focolai che potrebbero accendersi da un momento all’altro durante il ritorno graduale alla vita di tutti i giorni è all’interno dei luoghi di lavoro. Parliamo di fabbriche, attività produttive, laboratori. L’obbligo di indossare le mascherine sicuramente è un monito positivo durante la fase 2, ma potrebbe non bastare per evitare il contagio. Nelle fabbriche, nei laboratori il rischio rimane comunque alto perchè il virus, come già dimostrato, può essere longevo sulle superfici dove si adopera la propria mansione. Il suo adattamento in quelle zone gioca un altro ruolo fondamentale e sarà difficile mantenere una posizione di allerta nonostante il rispetto della distanza sociale.

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Il 4 Maggio dunque è un punto di non ritrono nell’economia della Pandemia per il virologo Crisanti che definisce errata la posizione presa in carico dal Governo. “Non tutte le regioni sono pronte in quanto non si conosce l’incidenza giornaliera della malattia” – conclude Crisanti -. Potrebbe dunque venir fuori un disordine senza precedenti.

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