Molti paesi europei hanno già dato l’avvio alla fase 2: dopo la Danimarca, hanno riaperto le attività anche la Germania e l’Austria. Ancora ferme o quasi Francia e Spagna.
In questi giorni è stato confermato dal Governo che dal 4 maggio, termine delle misure di restrizione per far fronte all’emergenza Covid-19, in Italia inizierà la c.d. “fase 2”. Tuttavia, molte misure non sono ancora state definite dalla Task force di esperti guidata da Vittorio Colao, ex ad di Vodafone.Nel frattempo, la Commissione europa ha emanato una roadmap: “A European roadmap to lifting coronavirus containment measures”.Le principali raccomandazioni delle Commissione riguardano la gradualità dell’azione, la necessità di sostituire “azioni di ordine generale in azioni specifiche e targetizzate”, nonché la protezione delle categorie a rischio.In base a quanto previsto dalla roadmap europea, le attività commerciali dovranno ripartire moderatamente mentre le iniziative sociali gradualmente: “Gatherings of people should progressively be permitted“.Leggi anche —>Ingressi scaglionati e cambi d’orario saranno alla base della fase 2
La fase 2 negli altri paesi che hanno già aperto
La Danimarca ha riaperto già da una settimana piena e ha applicato soprattutto il distanziamento sociale che è praticato anche nelle scuole attraverso il posizionamento dei banchi a un metro di distanza e la creazione di sottogruppi per evitare che le classi agevolino l’assembramento.
Anche Germania e Austria hanno avviato la fase 2. Qui il distanziamento è realizzato attraverso l’apertura delle sole attività che hanno una superficie rispettivamente di non più di 800 e 400 metri quadri.
Le scuole in Germania riapriranno dal 4 maggio; in Austria invece le scuole sono già aperte per i bambini che hanno genitori impegnati nel lavoro fuori casa.
Sono sicuramente di grande interesse per l’Italia le politiche di Spagna e Francia, date le similitudini con il nostro dal punto di vista di contagi e morti per Covid-19.
In Spagna il 13 aprile hanno riaperto i battenti cantieri e fabbriche e dal 26 aprile bambini e ragazzini fino a 14 anni potranno uscire di casa. Poi dall’11 maggio potrebbero riaprire altre attività (ma non parchi o bar).
Invece in Francia le misure restrittive non avranno termine prima dell’11 maggio ma anche le scuole riapriranno.
Il 27 aprile, infine, inizierà a riaprire gradualmente (con tre fasi) le attività la vicina Svizzera. Prima riapriranno i parrucchieri, i fioristi, i fisioterapisti e i dentisti. Solo dall’11 maggio riapriranno le scuole contestualmente a negozi e mercati; bar e ristoranti rimarranno invece in lockdown fino all’8 giugno.