Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2.
Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, è stato ospite di Rai Radio2 e ha parlato a proposito della situazione del Covid-19: “Stiamo meglio rispetto a due mesi fa. Il numero di casi scende, diminuisce l’affluenza negli ospedali e nelle terapie intensive. Resta ancora purtroppo alto il numero dei decessi. Le cose stanno migliorando grazie a questo lockdown, dichiarato l’undici marzo e che sta dando i suoi frutti. Certe decisioni di aperture spettano alla politica, non si può tenere un Paese in lockdown per più di due o tre mesi. Noi come tecnici vorremmo delle garanzie: l’aumento dei posti di terapia intensiva è stato fatto. E poi mantenere alcune norme di distanziamento sociale, i dispositivi di protezione per tutto il sistema sanitario, barriere fisiche tipo mascherine nei luoghi pubblici”.
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Giovanni Rezza: “Ci vorranno mesi per i vaccini”
Giovanni Rezza si è espresso anche sulla ripresa del campionato: “Ogni attività che comporta uno stretto contatto fisico non è esente da rischi. Si può ridurre il rischio con l’inserimento di alcune misure importanti. La decisione spetterà alla politica, la federazione imporrà dei protocolli molto stringenti, questo implica un costo importante e il rischio di riprendere in una situazione non facile. Però una decisione va presa da qualcuno, in qualche modo”.
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“Per quanto riguarda il vaccino sembra che si stiano abbreviando – aggiunge Rezza – i tempi e che l’iter stia andando più velocemente. Ci vorranno comunque mesi, sperando comunque che i vaccini che sono ora in fase di test siano sicuri ed efficaci”.