Luca è morto per complicanze ai polmoni: è stato trattato come un caso di Coronavirus nonostante i tre tamponi fatti risultati negativi.
La data delle nozze era fissata per il 18 aprile 2020 a Bosconero in provincia di Torino, dove vivevano con i loro quattro figli. Sharon Giachino di 27 anni e Luca Cristina di 37 anni non hanno potuto sposarsi perché lui è morto tre giorni prima all’ospedale di Cirié. Il 30 marzo era arrivata l’orribile notizia: a Luca avevano diagnosticato un cancro. Era stato trattato come un caso di Covid-19 anche se si era sottoposto a tre tamponi, che hanno escluso la possibilità che potesse trattarsi di Coronavirus. La sua futura moglie su Facebook ha scritto: “Il destino ha deciso di dividerci ingiustamente. Sei l’amore della mia vita e sarai sempre nei miei pensieri e nel mio cuore. Il matrimonio era tutto quello che mancava alla nostra vita insieme. Ti ho promesso che mi risolleverò per i nostri figli. Sarò forte come tu mi volevi”.
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I polmoni molto danneggiati hanno spinto i medici a trattare Luca come un Covid-19
I due fidanzati avrebbero accettato tutte le limitazioni dell’emergenza Covid-19 pur di sposarsi, spinti anche dai problemi di salute, che avevano appena scoperto. Sharon sta ancora aspettando la biopsia che possa confermare che cosa ha danneggiato i polmoni al punto di uccidere il suo Luca.
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Sono stati proprio i polmoni molto danneggiati a convincere i medici dell’ospedale di Ciriè a trattare il caso come un sospetto di Covid-19, anche di fronte ai tamponi negativi.