L’ipotesi francese: la nicotina protegge dal contagio

La nicotina protegge dal contagio di coronavirus. E’ l’ipotesi del ricercatore francese Zahir Amoura che smentisce il parere della comunità scientifica

Sigarette e tabacchi
Sigarette (Getty Images)

Fino ad oggi secondo la comunità scientifica l’obesità e il fumo erano considerate due cause di complicazioni in grado di portare al decesso nel caso di infezione da coronavirus. Dalla Francia, però, arriva una possibile smentita, almeno per quanto riguarda la nicotina. Questa, infatti, protegge dal contagio di coronavirus. E’ l’ipotesi del ricercatore francese Zahir Amoura che smentisce il parere della comunità scientifica. La base della ricerca è la percentuale di fumatori che hanno contratto il coronavirus. Secondo lo studio francese, soltanto il 5% degli infetti fa parte del mondo dei fumatori. Un dato che ha spinto il ricercatore francese ad approfondire lo studio sulla nicotina. I prossimi passi saranno sperimentali e si partirà dall’equipe mediche.

Leggi anche > Il virus ha perso forza

La nicotina protegge dal virus? L’ipotesi e lo scontro

sigarette e tabacchi
Sigarette e tabacchi (foto dal web)

Il programma del team di lavoro di Amoura prevede la sperimentazione in ambito medico. E’ già stato programmato tutto, modalità comprese. Si applicherà una patch alla nicotina con tre dosaggi e tre modalità differenti. La prima sarà preventiva per capire se il dosaggio di nicotina possa proteggere il personale medico dal contagio. Altre due terapeutiche per vedere se l’applicazione possa alleviare i sintomi dei pazienti in terapia intensiva. Non sono mancati attacchi alla sperimentazione. L’esperto del Cnr Giovanni Maga:

Leggi anche > Veneto, Zaia vuole partire prima del 4

Coronavirus
RICERCATORI (Getty Images)

È pericoloso anche solo ventilare che una pessima abitudine, come il vizio del fumo, possa aiutare a fronteggiare quella che oggi è la principale emergenza epidemica”. Maga ricorda che il fumo causa malattie cardiovascolari e forme dei tumore. Come dire che, forse, è opportuno puntare su altri studi scientifici.

Gestione cookie