Il viceministro Laura Castelli, ospite della trasmissione Circo Massimo, avrebbe dichiarato a quanto dovrebbe ammontare il reddito di emergenza: una cifra che dovrebbe avvicinarsi a quella del reddito di cittadinanza.
Il viceministro all’Economia Laura Castelli, ospite della trasmissione Circo Massimo in onda su Radio Capital, ha parlato del reddito di emergenza (REM). Quest’ultimo rientra in quella serie di sussidi che il Governo sta predisponendo in favore dei propri cittadini per far fronte al periodo di stop ed emergenza. Stando alle parole del viceministro, la cifra di quest’ultimo dovrebbe avvicinarsi molto a quello del reddito di Cittadinanza. Incalzata dalla domande del suo intervistatore avrebbe affermato che si parlerebbe di 500€.
Nello specifico Laura Castelli avrebbe affermato: “Sarebbe intelligente una cifra molto vicina a questa”.
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Reddito d’emergenza, ulteriore misura del Governo
Il Reddito di emergenza (Rem), è una delle misure che saranno inserite all’interno del Dl di aprile che dovrebbe giungere ad approvazione entro la fine del mese. È una forma di contributo, un bonus, che dovrebbe essere erogato in favore di tutti quei soggetti che rischiano di rimanere senza alcuna risorsa a causa dello stop. Si parla di precari, lavoratori stagionali, di chi non usufruisce più del sussidio di disoccupazione. Quanto ai lavoratori in nero, per questi ultimi dovrebbe essere previsto un mini reddito di 400€.
Il viceministro Laura Castelli, avrebbe parlato ai microfoni di Circo Massimo, anche della cosiddetta Fase 2: sulla ripartenza di agricoltura ed edilizia nonchè sul paventato stop degli over 60 se non in smart working. “Sulla riapertura dei settori c’è un dibattito importante. La filiera è importante, altrimenti si blocca il sistema economico. Quanto al tema dell’età ho notato che il dibattito è acceso in tutte le Nazioni. Lo rimetto a chi di competenza (i medici e gli specialisti ndr)”. La Castelli ha anche commentato le parole di Luigi Di Maio in merito alla presenza di Giuseppe Conte oggi sul banco europeo e sull’ipotesi che il Premier stia ripensando alla questione MES, ossia di una probabile adesione a quest’ultimo. “C’è un dibattito – prosegue il vice ministro glissando leggermente la domanda-. Lo vediamo a conclusione. Leggeremo le carte”. Incalzata dall’intervistatore, la viceministro Castelli ha affermato: “La prima proposta del Mes, uscita dall’Eurogruppo, era molto valida. Non si capiva, però dove poggiassero. Per tale ragione c’è stato un lungo lavoro nel corso di queste settimane“.
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Oggi, dunque, Giuseppe Conte parlerà con l’Unione Europea. ALl’esito del dibattito potrebbe chiarirsi la posizione dell’Italia in ordine al Mes.