Continua a preoccupare il possibile legame tra virus e animali domestici. La scienza ha più volte affermato che non c’è trasmissione del Covid-19 dagli animali all’uomo. Ora anche la conferma del virologo della task force Usa anti coronavirus
Coronavirus e trasmissione da animali all’uomo. Questo uno dei grandi interrogativi che dall’inizio dello scoppio dell’emergenza sanitaria i cittadini del mondo continuano a chiedersi, soprattutto quelli che posseggono degli animali domestici.
Più volte questo tipo di trasmissione è stata smentita e oggi arriva una ulteriore conferma. A ribadirlo è Anthony Fauci, l’autorevole virologo della task force Usa anti coronavirus. Secondo lo studioso, infatti, “non ci sono prove che il coronavirus si trasmetta da animali domestici agli essere umani” ha spiegato.
Anthony Fauci però si è tenuto largo e ha ammesso che “tutto è possibile” senza dare per scontato nulla. Ha anche ammesso che al momento la trasmissione dall’animale all’uomo sembra improbabile. Per il momento l’unica via di contagio dimostrata resta quella da uomo a uomo.
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Il legame tra virus e animali domestici continua a mietere dubbi tra chi un animale lo custodisce in casa e che soprattutto in queste settimane di quarantena è un vero compagno e amico di giornata.
I dubbi e le preoccupazioni non si azzerano nonostante le varie rassicurazioni scientifiche che da più parti hanno spiegato che per il momento non ci sono evidenze. Ogni giorno però le telefonate e le mail che arrivano alla Lav o all’Enpa, sono tantissime.
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Come riporta Repubblica due sono gli ultimi documenti istituzionali che spiegano ancora una volta la questione. Uno del ministero della Salute e l’altro degli esperti di Sanità veterinaria dell’Istituto superiore di Sanità. Entrambi danno una solo certezza scientifica: l’unica via di contagio dimostrata fino ad ora è quella tra uomo e uomo.
Esclusa dunque quella da animale domestico ad uomo. Si specifica invece la necessità di proteggere gli animali se in contatto con uomini positivi al virus perché loro, invece, potrebbero ammalarsi.
Nei documenti, infatti, si spiega che anche se si tratta di casi rari (solo 4 gli animali infettati u 2,3 milioni di uomini positivi) il coronavirus si potrebbe trasmettere dall’uomo agli animali.
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