L’Asteroide 1998 OR2 tra pochi giorni sfiorerà la Terrà: quali sono i rischi e come è fatto
Manca meno di una settimana all’arrivo dell’Asteroide 1998 OR2 che sfiorerà la Terra il prossimo 29 Aprile. Secondo gli approfondimenti dell’ultima ora ad opera dell’Osservatorio Arecibo, la massa celeste dovrebbe toccare il punto più vicino alla Terra quasi a 7 milioni chilometri di distanza intorno le ore 12:00. C’è un punto geografico ben preciso dove poter assistere allo spettacolo spaziale. Ancona è la città dove precisamente sarà possibile intravedere una scia luminosa ben visibile la notte prima o anche successiva in direzione dell’orizzonte adriatico. La massa di pietra cosmica viaggia alla velocità di 31 mila chilometri orari e presenta una forma allungata con lunghezza e ampiezza che superano i cento metri.
Ad oggi l’impatto con la Terra è un’ipotesi da escludere, ma gli scienziati ci invitano a mantenere la prudenza. Questo perchè il materiale dello spazio, attratto dalla forza di attrazione gravitazionale dei pianeti del Sistema Solare, può cambiare direzione da un momento all’altro. Dunque l’andamento dell’asteroide è comunque da tenere sotto osservazione anche se è già troppo vicino all’orbita terrestre. In altre circostanze staremmo già a parlare di un disastro di dimensioni gigantesche.
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L’Asteroide 1998 OR2 attraverserà dunque la Terra ad una debita distanza il prossimo 29 Aprile. Ma secondo alcuni studiosi la stessa massa cosmica potrà tornare a minacciare il nostro pianeta nei prossimi cinquanta anni.
Ad oggi però ci si chiede in che modo sia possibile intravedere l’asteroide. Ci sono alcuni modi per scorgere la caduta del corpo celeste: il primo è attraverso un telescopio dal diametro di 15 centimetri. Sarà sufficiente puntarlo verso l’alto in direzione sud-ovest rispetto al punto in cui è possibile vederlo districarsi tra le stelle. Ma c’è anche un rimedio alternativo per chi non possiede strumenti dello spazio. Sarà possibile semplicemente collegarsi a internet sulla pagina web di “Virtual Telescope Project” dove gli addetti proietteranno “solo” il 28 Aprile il momento del passaggio in lontananza dell’asteroide.
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Ci giunge testimoninaza da alcuni astrofili italiani che l’asteroide OR2 non avrà la stessa sorte di una meteora o cometa fatta di ghiaccio, condannata a sgretolarsi con l’avvicinamento al Sole. Ma il materiale di cui è composto, ossia di roccia “invlunerabile” non esclude l’ipotesi di un secondo passaggio in direzione della Terra.
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