In Belgio è già tempo di ripresa assoluta. Dal 18 Maggio gli studenti ritorneranno tra i banchi di scuola: vediamo come
Gli ultimi bollettini emanati dalla Protezione Civile sulla situazione legata al coronavirus non sono ancora confortanti in Italia, soprattutto al nord. Milano in Lombardia è tra le città che ancora preoccupa gli incaricati agli aggiornamenti sul contagio, che invitano i sindaci a rivedere le modalità di ripresa delle imprese. Ad oggi solo il Sud dello stivale potrà pensare di riaprire i battenti e far tornare a circolare l’economia del paese, non senza precauzioni.
In Belgio la situazione legata al Coronavirus sembra far navigare in acque tranquille la popolazione. La minima incidenza del nemico fa addirittura pensare ad una svolta prossima anche per i luoghi dove è concentrata una maggiore affluenza, come nelle scuole. C’è già una data fissata per il rientro degli studenti tra le mura didattiche: il prossimo 18 Maggio. Ma una procedura articolata è ancora in fase di studio nel parlamento del Paese, sede dell’Unione Europea e della Nato.
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Le modalità di rientro tra i banchi di scuola: non manca lo scetticismo
Le modalità di discussione tra i rappresentanti politci del Belgio riguardano l‘affluenza di alunni da gestire nel rispetto delle norme anti-Covid. Il monito che risuona nelle sale del parlamento belga è quello di evitare contatti e assembramenti all’interno delle classi. Secondo la disposizione delle autorità federali in Belgio, sarà necessario l‘ingresso di un massimo di 10 studenti che andranno ad occupare 4/5 metri quadri per ottemperare al distanziamento sociale.
Ma i dubbi sul tema scuola hanno anche contribuito ad far affiorare polemiche in alcuni confederati che ritengono la decisione troppo affrettata che ne risentirà sull’aspetto psicologico dei ragazzi. Anche i sindacati si dichiarono perplessi sulla possibile riapertura il 18 Maggio, una data troppo acerba per ottemperare al meglio i criteri di organizzazione. Qualche detrattore cerca di spiegare la linea di condotta errata sui provvedimenti pro-scuola del governo belga, concentradosi su alcuni dati statistici.
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Su un campione di 150.000 alunni diventerebbe indispensabile mettere a disposizione 15.000 aree differenti. Uno spazio di carattere utopico che andrebbe ad acclamare solo il sistema scuola in una nazione che conta almeno 700mila iscritti tra scuola primaria e secondaria.