Gli esperti suggerisono i cibi da evitare nel periodo post quarantena, evidenziato sul calendario dagli italiani come tappa in vista di un’estate all’insegna del benessere
L’estate si avvicina e il caldo preannunciato dai sistemi satellitari prevedono un futuro rovente in termini climatici. Nella speranza che il nemico coronavirus assaggi un pò di tregua o con l’augurio che possa scomparire definitivamente ci si interroga se andare al mare. In attesa che gli epidemiologi ci riservano buone notizie, in Italia già si pensa al periodo post quarantena. Le lunghe settimane caratterizzate dall’isolamento domiciliare hanno contribuito ad allontanare i criteri di dieta alimentare che ci programmavamo con l’aiuto delle palestre e del jogging all’aria aperta. Attenzioni che prima riuscivamo ad incastrare nella lista degli impegni di giornata e che forzatamente non hanno avuto continuità nel principio del nuovo decennio.
Ma gli ultimi aggiornamenti destinati ad “ammazzare” il lockdown, ci invitano a rivedere positivamente una situazione che sembrava compromessa anche per il prossimo futuro. Programmare una dieta, degustando alimenti genuini potrà rientrare finalmente negli impegni dei prossimi mesi. Ma gli esperti dietologi ci invitano a mantenere la prudenza e “scegliere bene” le pietanze per evitare di incappare in realtà dannose per il benessere di noi cittadini.
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Un medico specialista in medicina interna approfitta della situazione in via di miglioramento e suggerisce una nutrizione funzionale per migliorare il metabolismo dell’uomo. Sara Farnetti parla sul profilo Instagram di alcuni detrattori del benessere salutare: eccone alcuni.
La caprese è un alimento nocivo alla salute del periodo post quarantena perchè condito di circa 250 calorie di mozzarella che tendono a “stancare” il fegato.
I sali minerali contenuti nelle verdure del minestrone sono meno digeribili per i reni. E’ consigliabile forniture di verdura cruda che favoriscono l’eliminazione dei liquidi corporei. Così come la pasta in bianco condita con un filo di olio, favorisce la formazione di una patina protettrice che impedisce all’organismo di assorbire gli zuccheri che vi contiene.
Le patate lesse stimolano a produrre insulina e accumulare il grasso nelle aree addominali del corpo, mentre più di 50 grammi di fiocchi di mais sono paragonabili ad un piatto di pasta e dunque non consigliabili.
Dopo aver consumato una fetta di carne al sangue o di pesce al forno è consigliabile consumare la frutta. Una circostanza che non potrà essere ripetuta dopo un piatto di riso o pasta non aiuta a stimolare l’accelerazione del metabolismo.
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Al fine di opporre resistenza al fenomeno di ritenzione idrica è consigliabile affiancare alla bistecca ai ferri insalata a volontà e ripetuti bicchieri d’acqua.
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