Fase 2, la task force di Vittorio Colao sta mettendo a punto il programma sulle riaperture delle varie attività: cosa prevede il piano.
L’Italia è uno dei paesi più colpiti dal nuovo coronavirus. Il nostro paese è ancora nel bel mezzo della fase 1 dell’emergenza: nonostante i numeri in calo, continuano ad aumentare vertiginosamente i decessi. Tra qualche giorno, tuttavia, dovrebbe iniziare la fase 2: tantissime attività potranno ripartire e potrebbero essere allentate alcune stringenti misure. La task force guidata da Vittorio Colao ha presentato sul tavolo del premier Giuseppe Conte la bozza per la ripresa delle attività produttive in Italia. Dopo il lockdown imposto dal governo per ridurre la diffusione del virus, il nostro paese è pronto a ripartire. “Ora sta alla politica decidere”: si conclude così il rapporto della task force: nei prossimi giorni il presidente del consiglio dei ministri dovrebbe riunire le Regioni e i Comuni per poi firmare il nuovo Dpcm.
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Nelle poche pagine del rapporto, Colao ha distinto per colori l’esposizione al rischio contagio delle attività. Quelle con il verde presentano un rischio basso mentre quelle con il rosso un rischio alto. Non viene indicata una data possibile per la fine del lockdown ma per Colao si può ripartire sia dal 27 aprile che dal 4 maggio. Ci sono bassi rischi e potrebbero subito ripartire chi fabbrica apparecchiature per telecomunicazioni, elettronica e audio-video, orologi, strumenti ottici, cablaggi, macchine per impiego generale, apparecchiatura per uso domestico, macchine per l’agricoltura e per la silvicoltura, macchine per la fornitura dei metalli e altre macchine utensili, autoveicoli, di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi. Per il settore edile, potrebbero subito ripartire chi fabbrica aeromobili, veicoli spaziali, veicoli militari e da combattimento, mezzi di transportonica, mobili, gioielleria, bigiotteria e pietre preziose. Via libera anche per chi fabbrica strumenti musicali, articoli sportivi, giochi e giocattoli. Via libera per chi sviluppa progetti immobiliari, edifici residenziali e non, demolizione e preparazione edile, completamento e rifinitura di edifici. Le attività che presentano rischi grandi sono quelle artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento. Nell’area verde-gallo, ovvero dove potrebbe esserci qualche rischio, sono citate categorie che lavorano per noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese.
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L’Italia è pronta per la ripartenza. Non è escluso, però, l’utilizzo di lockdown mirati in caso di insorgenza di nuovi focolai o di aumento vertiginoso di nuovi casi.
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