Con il lockdown quasi agli sgoccioli, i medici della Fmsi, Federazione Medico Sportiva Italiana, spiegano come riprendere correttamente l’attività fisica.
A breve gli italiani saranno fuori dalle limitazioni serrate che il lockdown che le norme di contenimento per l’emergenza Coronavirus ha imposto e in tanti riprenderanno le proprie abitudini che riguardano anche il ritorno ad una regolare attività fisica. Il periodo di stop forzato, spiegano gli esperti della Fmsi, non ha portato solo un aumento di peso ma anche la perdita parziale o completa degli adattamenti fisiologici che sono prodotti dall’attività fisica che viene definita detraining. Le ricerche hanno inoltre appurato che già dopo 2 o 4 settimane di inattività si assiste ad una riduzione delle capacità aerobiche a causa della diminuzione di spinta del sangue da parte del cuore verso i tessuti periferici.
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Come riprendere l’attività fisica nel post lockdown
Per chi non ha potuto durante il lockdown dedicare lo stesso impegno di prima all’attività fisica l’errore più grande sarebbe quello di credere di poter riprendere il proprio allenamento semplicemente da dove si è lasciato. Nella fase iniziale infatti sarà utile alternare i giorni di allenamento con quelli di riposo e aumentare pian piano il volume di attività con il passare del tempo. Secondo la Fmsi, Federazione Medico Sportiva Italiana, fino a quando non sarà possibile riprendere un regolare allenamento all’area aperta o in palestra è bene riuscire a dedicare almeno 30-45 minuti al giorno all’attività fisica. In combinazione con una minore libertà di movimento si potrà aumentare tale impegno fino a raggiungere i 150-300 minuti a settimana.
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Inoltre gli studi condotti hanno dimostrato l’insorgere di problemi di saluti in caso di superamento di 6-8 al giorno di posizione seduta, si consiglia quindi di interrompere ogni 30 minuti oppure dopo un’ora la sedentarietà facendo ricorso ad un’attività fisica o dedicandosi, seppur brevemente, alle attività quotidiane.