Ci sarà bisogno di un nuovo tipo di autocertificazione nella Fase 2 che partirà dal prossimo 4 maggio. Per il Governo resta uno strumento indispensabile.
Giuseppe Conte ha confermato che anche nella Fase 2 continuerà ad esserci la autocertificazione. Uno strumento necessario per contenere la diffusione del virus e per limitare gli spostamenti soltanto a quei casi di necessità conclamata.
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“Fino a quando ci saranno delle limitazioni, le autocertificazioni continueranno ad esistere. Servono in una condizione come quella attuale, dove gli spostamenti devono restare limitati”, ha fatto sapere il premier. Anche dal prossimo 4 maggio quindi servirà il documento appositamente reperibile sul sito web ufficiale del Ministero dell’Interno per uscire di casa. Mentre in alcun modo sarà possibile spostarsi in un’altra regione, ad eccezione di persone che hanno la necessità di dover tornare a casa. E che all’inizio della quarantena si trovavano fuori. Poi, come noto, il primo ministro ha aperto anche alle visite ai congiunti (qui è spiegato chi rientra in questa categoria).
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Autocertificazione Fase 2, introdotto un nuovo modello
Con l’arrivo della Fase 2, arriverà anche un nuovo modello di autocertificazione. Che quindi cambierà ancora una volta, dal momento che i vari Dpcm hanno subito degli aggiornamenti. Le visite ai parenti non dovranno comportare assembramenti, capannelli e feste varie. È ancora assolutamente vietato riunirsi, perché sarebbe troppo rischioso e favorirebbe la circolazione del virus. Inoltre bisognerà indossare la mascherina ed osservare una distanza minima di almeno un metro. Altre attività che avranno bisogno di autocertificazione saranno le passeggiate al parco con i bambini o da soli, l’attività sportiva, l’andare al lavoro o il dover presenziare ad un funerale. Tali onoranze ad un caro estinto prevederanno la partecipazione di massimo 15 persone.
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Sempre con l’obbligo di rispettare le misure di distanziamento sociale. Al momento resta valido l’ultimo scaricabile sul sito del Ministero dell’Interno.