La Deutsche Bank ha confrontato l’epidemia da coronavirus con le pandemie più drammatiche della storia analizzandone gli effetti senza lockdown.
Quella da coronavirus non sarebbe una delle peggiori pandemie registratesi mai al mondo. A dimostrarlo sarebbe uno studio svolto dalla Deutsche Bank, banca tedesca con sede a Francoforte. L’analisi ha messo a confronto le 27 crisi epidemiche della storia umana confrontandole in base al tasso di mortalità collocando quella relativa al Covid-19 agli ultimi posti. Secondo lo studio, ad influire in maniera positiva sull’emergenza sanitaria sarebbe stato il primo lockdown della storia, senza il quale l’epidemia avrebbe potuto avere numeri molto più drammatici. Si ipotizza, difatti, che i decessi senza le misure di contenimento sarebbero potuti essere ben 17,6 milioni.
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Senza il lockdown, l’epidemia da Covid-19 avrebbe potuto avere effetti più nefasti. I morti sarebbero stati 17,6 milioni a fronte delle 206mila vittime registrate ad oggi. Questa circostanza emerge da uno studio effettuato nei giorni scorsi dagli esperti della banca tedesca Deutsche Bank. Nel dettaglio, come riporta l’agenzia di stampa Agi, la DB ha messo a confronto le 27 crisi epidemiche peggiori della storia analizzandone il tasso di mortalità. Da questo confronto è emerso che l’epidemia da coronavirus si collocherebbe agli ultimi posti, mentre la più devastante è la Peste nera diffusasi nel Quattordicesimo secolo che si stima abbia causato circa 20 milioni di morti con un tasso di mortalità dell’oltre 42%. Devastanti furono anche la Peste di Giustiniano (541-542 con un tasso di mortalità del 28,5%) e la Peste Antonina (165-180 con un tasso del 3.7%).
Secondo la banca tedesca, il tasso di mortalità dell’attuale emergenza sanitaria sarebbe pari allo 0,002%. Prendendo in considerazione il nostro Paese, dove il rapporto tra morti e malati supera il 12%, gli esperti spiegano, come riferisce l’Agi, che ciò sarebbe dovuto ad una sottostima del reale numero di persone che hanno contratto il virus, nonostante i numerosi tamponi effettuati rispetto al mondo intero. Se non fossero state adottate le misure di contenimento, secondo la DB, che ha analizzato il caso della Diamond Princess, il tasso di mortalità sarebbe salito allo 0,23%, ossia 17,6 milioni di vittime a livello globale. Questo avrebbe collocato l’epidemia da coronavirus al quinto posto tra quelle più letali.
La ricerca, come riferisce l’Agi, ha tenuto in considerazione diversi fattori tra le pandemie del passato e quelle registratesi recentemente. Tra queste l’aumento demografico mondiale che è passato dai 200 milioni di persone nei primi due secoli dopo Cristo ai 7,7 miliardi di oggi. A questo si aggiungono le migliori delle condizioni igienico-sanitarie mondiali e, per quanto riguarda il Covid-19, come spiegato poc’anzi, anche i provvedimenti dei Governi. Il lockdown, come spiega la ricerca, il primo nella storia dell’umanità, avrebbe influito positivamente limitando nettamente gli effetti della pandemia.
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Nonostante la gravità della situazione a livello globale, secondo lo studio, dunque, l’epidemia da Covid-19 sarebbe tra le meno gravi della storia.
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