Seconda ondata di contagi sicura dopo il lockdown. Il virologo Crisanti non ha dubbi. Lo conferma l’esempio negativo di Singapore
La battaglia non è ancora finita. Il mondo sta ancora combattendo contro il nemico invisibile. Il covid-19 ha messo in ginocchio paesi interi. L’Italia in particolare si trova costretta a dover affrontare una crisi economica e sanitaria senza precedenti. Tra poco inizierà la fase 2, una prima ripartenza, ma l’OMS teme una seconda ondata di contagi, che potrebbe essere ancora più devastante della prima. Andrea Crisanti, il virologo che lavora a fianco di Zaia, è certo di una seconda ondata di contagi. In un intervista al Mattino ha detto: “Nella fase 2 ci saranno molte più occasioni di trasmissione del virus. Venendo meno le misure di contenimento, nuovi focolai verranno fuori sicuramente. Occorre prepararsi alle inevitabili conseguenze. I fondamentali? – spiega – Protezioni, sanificazione, tamponi. E la capacità di reazione immediata che abbiamo messo a punto. Il rischio zero non esiste – sottolinea – specialmente in situazioni del genere“.
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Contagi, paura per una nuova ondata
Il rischio dei contagi è ancora alto e si teme una seconda ondata dopo la fine della stretta. Quasi probabile, visto quanto è successo a Singapore. Infatti, dopo una prima ondata che è stata ben contenuta dalle autorità locali, si sono registrati 2500 nuovi contagi in appena 48 ore. Si tratta di un numero particolarmente elevato. Analizzando poi le mappe dei contagi, i focolai si sarebbero sviluppati nei dormitori dei lavoratori provenienti dall’estero, soprattutto da altri Paesi asiatici. Quindi bisogna far attenzione al contagio di ritorno, soprattutto in vista di una FASE 2 che prevede il rientro graduale al lavoro.
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La fase 2 sarà ancora un periodo delicato. Serviranno politiche di controllo adeguate e il senso di responsabilità di ognuno di noi.