Per le Partite Iva più che aiuti veri e propri sono stati previsti slittamenti e proroghe. Il pacchetto fiscale prevede la sospensione degli Indici sintetici di affidabilità nonché il rinvio della notifica di circa 25 milioni di atti al 30 settembre.
Il bonus a favoare degli autonomi per il mese di aprile dovrebbe ammontare a 800 euro, in luogo dei 600 versati a metà di questo mese per quello di marzo.
A parte questa misura, di per sè di entità contenuta, il Governo ha messo in atto alcune misure di aiuto alle c.d. “partite iva” e ne discute altre in questo momento con l’opposizione da inserire nel prossimo decreto.
Ad esempio si parla di sospensione degli indici di affidabilità economica.
Inoltre, dal 1° giugno 2020 dovrebbero essere bloccati temporaneamente gli accertamenti. Si tratta della sospensione dell’invio degli atti di accertamento fino a dicembre e dell’invio delle cartelle esattoriali fino al 30 settembre.
Quali aiuti e misure per le partite Iva nel nuovo decreto?
Al vaglio anche una sospensione delle tasse dovute.
Ma soprattutto, come appena chiesto da Emiliana Alessandrucci, presidente del Colap, in un’intervista apparsa su Il Corriere della sera è forse auspicabile “allargare l’orizzonte e pensare almeno a quattro mesi“.
Infatti, secondo Alessandrucci, non può bastare un bonus bimestrale soprattutto considerato che “prima di agosto nessuno riuscirà a riorganizzare una ripresa del business“.
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