Le regioni in attesa della fase 2 hanno preso alcune decisioni autonome che si staccano un po’ dal Dpcm del governo. Tra queste anche Piemonte e Friuli Venezia Giulia che hanno già attivato alcune concessioni
Piemonte e Friuli Venezia Giulia sono tra quelle regioni del Nord Italia che hanno deciso di correre un po’ in autonomia nei giorni che precedono all’avvio ufficiale della fase 2 stabilita dal Governo Conte.
Nonostante il nuovo Dpcm che scandisce le tappe per la ripartenza valide a livello nazionale, alcune regioni, soprattutto del Nord, hanno attivato diverse ordinanze che allentano già da fine aprile le maglie delle restrizioni.
Una ripartenza su più velocità per l’Italia dunque. Non mancano però confusione e dubbi tra i cittadini che non hanno ancora ben chiaro quello che è possibile fare e quello che no, invece, e soprattutto dove.
Poco d’accordo il governo che tramite la voce del ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha spiegato che se ci saranno degli sbagli, le regioni se ne assumeranno “la responsabilità dell’aggravamento della condizione sanitaria del proprio territorio”.
LEGGI ANCHE —> In attesa della fase 2, cosa si può fare in Veneto
Piemonte e Friuli, cosa si può già fare prima della fase 2
Tra quelli che tengono il pugno duro c’è il presidente del Piemonte Alberto Cirio che a differenza di Lombardia e Veneto non allenta le maglie. No dunque a take away di cibo che resteranno chiusi anche dopo il 4 maggio. Non saranno consentiti nemmeno gli spostamenti verso le seconde case all’interno della stessa regione.
“I medici e gli scienziati – ha spiegato il governatore – ci dicono che è necessario in questo momento mantenere una linea di rigore”. E così sarà dunque perché la regione, come ha detto il suo presidente ha bisogno di ripartire e di “nuovo equilibrio”. Motivo questo che non consente sbagli.
LEGGI ANCHE —> Pre-fase 2 e decisioni locali, cosa si può già fare in Lombardia
Qualche concessione, invece, arriva in Friuli e più precisamente a Trieste. Per loro la concessione di poter raggiungere le barche ormeggiate e prepararle per l’estate. Non è concesso però muoversi in mare ma è consentito, secondo le disposizioni regionali, solo fare un giro di prova.
Il governatore Fedriga ha autorizzato, infatti, la manutenzione delle barche da diporto e delle darsene.