Non ci sono ancora certezze sul congedo parentale per la fase di ripartenza in Italia ed i genitori sono molto preoccupati. Ci saranno gli aiuti da parte del governo?
L’Italia è ai nastri di partenza. È ormai tutto pronto, o quasi, per l’inizio della fase 2. Il prossimo 4 maggio, l’Italia inizia piano piano ad accendere i motori con la ripresa di alcune attività che via via nel corso del mese aumenteranno in modo graduale fino ad arrivare al 1° giugno con il ritorno ad una certa normalità sempre nel rispetto delle regole di sicurezza.
Oltre tutto questo però rimangono alcune incognite per i cittadini, in particolare per i genitori lavoratori. Non è chiaro, infatti, se anche per il mese di maggio e quelli a venire il governo metterà a loro disposizione il congedo parentale e tutti gli altri benefici di cui i lavoratori hanno usufruito tra marzo e aprile. Tra questi anche il bonus baby sitter che insieme al congedo dà una boccata di ossigeno ai genitori che dal 4 maggio torneranno al lavoro.
Le scuole di ogni ordine e grado, infatti, nel nostro Paese resteranno chiuse senza nessuna riapertura per questo anno scolastico e molti genitori non sanno a chi lasciare i propri figli. Si trovano per questo in serie difficoltà non avendo ancora certezze sugli aiuti da parte del governo anche se non si è escluso che ci potrebbe essere la riapertura dei centri estivi.
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Non ci sono ancora certezze per i genitori con bambini piccoli che dal prossimo 4 maggio dovranno tornare al lavoro. Ci si interroga sul fatto se ci sia o meno il rinnovo del congedo parentale.
Dopo il Cura Italia c’è l’attesa per l’arrivo del decreto aprile, lo strumento nel quale dovrebbero confluire le misure economiche e gli ammortizzatori sociali da attuare nella fase 2.
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Stando alle prime anticipazioni arrivate per voce della ministra del lavoro Nunzia Catalfo in sinergia con la ministra della famiglia Elena Bonetti, tutte le misure introdotte nel decreto Cura Italia a sostegno delle famiglie dovrebbero essere confermate. Quelle con figli a carico di età inferiore a 12 anni dovrebbero avere a disposizione il congedo parentale straordinario. Inoltre anche il bonus baby sitter da usare per la gestione dei figli fino alla riapertura delle scuole.
Per il congedo parentale dunque, 15 giorni a disposizione di ogni genitore, retribuiti al 50%, e il contributo per il baby-sitting che dovrebbe essere confermato a 600 euro. Se nulla cambierà entrambi gli ammortizzatori saranno a disposizione anche dei genitori che lavorano in modalità smart working.
Nonostante questo si attende però la conferma ufficiale che arriverà con l’emanazione del decreto legge che dovrebbe arrivare entro le prossime settimane.
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