Serie A, le regioni contro il Governo: le mosse per la ripartenza

Serie A, ‘assist’ al mondo del calcio da parte delle regioni, che possono agevolare il ritorno in campo dei giocatori: le mosse contro il Governo

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Logo Serie A (foto dal web)

Prosegue il dibattito sul mondo del calcio, con la Serie A che ribadisce la volontà di tornare in campo per concludere il campionato. Al momento però il governo non ha dato il via libera per riprendere l’attività sportiva dei calciatori, nemmeno in forma individuale. Qualsiasi decisione rinviata ancora di qualche giorno, si attende il nuovo protocollo di sicurezza varato dalla Figc. L’approvazione potrebbe portare ad una ripresa il 18 maggio, per tentare di tornare in campo a metà giugno e finire la stagione ad agosto.

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Serie A, l’assist delle regioni: le ordinanze per riprendere gli allenamenti

Serie A Var calcio e coronavirus
Stadio San Siro (foto dal web)

Una grossa mano al movimento potrebbe arrivare però dalle decisioni delle regioni, che si stanno muovendo verso gli interessi delle squadre. L’Emilia Romagna infatti ha già varato un’ordinanza che permette il ritorno all’allenamento degli atleti professionisti all’interno dei centri sportivi, a partire da lunedì 4 maggio. Stesso provvedimento in arrivo nel Lazio.

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Il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora (Getty Images)

Non solo: anche il presidente della Campania, De Luca, ha aperto alla possibilità degli allenamenti per il Napoli, considerando la possibilità che gli stessi si svolgano in sicurezza all’interno del centro sportivo degli azzurri. Una mossa in chiara controtendenza con l’orientamento fin qui tenuto dal ministro dello sport, Vincenzo Spadafora. Si profila un braccio di ferro autentico tra le regioni e il Governo.

 

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