Dal 4 maggio torneranno al lavoro 4,4 milioni di cittadini italiani mentre 2,7 milioni continueranno a restare a casa.
Durante la Fase 2 dell’emergenza sanitaria, che partirà tra 2 giorni secondo quanto stabilito dal Dpcm del 26 aprile scorso, torneranno alla propria attività lavorativa 4,4 milioni di italiani. 2,7 milioni saranno invece i cittadini che continueranno a rimanere in casa aspettando successive misure governative. Lo rileva un’indagine della Fondazione studi consulenti del lavoro, che ha studiato i microdati delle forze lavoro dell’Istat, intitolata “Ritorno al lavoro per 4,4 milioni di italiani. Al Nord prima che al Sud, anziani più dei giovani”.
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Su 100 rimasti a casa per effetto dei provvedimenti di sospensione delle attività, potrà tornare alla propria attività lavorativa ben il 62,2%. Ma la ripresa potrà avere effetti inattesi.
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Coinvolgerà infatti soprattutto lavoratori over 50, rispetto ai giovani, interesserà di più il Nord Italia, più esposto al contagio in questi due mesi di emergenza da Coronavirus e favorirà i lavoratori dipendenti a discapito dei lavoratori autonomi.
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