Fase 2, le Regioni possono riaprire in ordine sparso

Le Regioni scalpitano per riaprire nella Fase 2. Il presidente del Veneto, Zaia: “Noi potremmo affrontare qualsiasi tipo di apertura”.

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Luca Zaia (Getty Images)

Mancano ormai solo due giorni alla fatidica ora X: l’inizio della Fase 2. Le Regioni vorrebbero riaprire in ordine sparso e il Veneto guida quelle che vogliono ‘allargare’ quanto previsto dal Dpcm. Veneto, Calabria e la Sardegna sembrano voler aprire molto prima che il governo autorizzi. Luca Zaia non vuole sentire ragioni: “Il Veneto può riaprire tutto, naturalmente sulla base solida di una certificazione che ci dà il Comitato scientifico. Ma noi potremmo, in linea di principio, affrontare qualsiasi tipo di riapertura”. Il presidente del Veneto afferma: “Il tema è capire se tutti noi entriamo nell’ordine delle idee che non è finita e che stiamo convivendo con il Coronavirus. La mascherina è una delle condizioni sine qua non per fare questa battaglia. E quindi è inevitabile che la direzione andrà verso la riapertura differenziata tra le Regioni”. È il caso della Calabria, che nella Fase 2 punta alla riapertura anticipata di bar e ristoranti. La governatrice Jole Santelli ha firmato un’ordinanza che ha prospettato una diffida se non avesse fatto marcia indietro. Ma il presidente della Regione Calabria mantiene la sua contestata ordinanza di alleggerimento di alcune misure di contenimento del Covid-19, nessun passo indietro. “La lettera di diffida è arrivata – ha detto la Santelli -, ho anche parlato con il ministro Boccia, non ritiro l’ordinanza. La ritengo corretta e sono convinta che entro una settimana il governo assumerà esattamente la stessa decisione che ho già assunto io. Considero necessaria la mia ordinanza perché il governo aveva già aperto i ristoranti, autorizzandone l’asporto, quindi non sono io ad aver aperto i ristoranti ma li ha aperti il governo. Io ho semplicemente aggiunto la possibilità di utilizzare tavoli all’esterno. Se qualcuno mi fa capire la differenza di pericolo tra l’asporto e un tavolo all’esterno glie ne sarei grata”.

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Tra le Regioni, la Campania è una delle più caute

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Vincenzo De Luca (foto dal web)

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è più cauto, come si evince dalla diretta Facebook in cui ha fatto il punto sull’emergenza Coronavirus: “Ho il terrore di una ripresa del contagio, vedo troppa allegria, troppa disinvoltura. In Campania è cominciato tutto da tre persone contagiate, tutte provenienti dal Nord. Quando hai un contagio si determina una specie di reazione a catena: devi ricostruire tutta la catena dei contatti, diventa un inferno. Io ho il terrore di ritornare in quella situazione. Non dobbiamo vivere di angoscia ma essere consapevoli che un problema c’è. Dobbiamo vivere – continua De Luca anche la vita pubblica con la preoccupazione che chi è vicino può essere un possibile portatore di contagio e avere tutta l’attenzione necessaria per parare il pericolo. La Regione Campania lavorerà prevedendo una verifica ogni 14 giorni, per capire se ci sono state conseguenze sulle decisioni assunte e poter intervenire immediatamente”.

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Coronavirus
De Luca (GettyImages)

“Da oggi – conclude il governatore in Campania c’è l’obbligo di indossare la mascherina fuori casa e ci sono sanzioni per chi non lo fa”.

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