La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha impugnato l’ordinanza della Regione Calabria del 29 aprile, che contempla l’apertura di ristoranti e bar.
È stato Francesco Boccia, ministro degli Affari Regionali, che d’intesa con la Presidenza del Consiglio ha impugnato l’ordinanza della governatrice Jole Santelli della Regione Calabria del 29 aprile, che prevede l’apertura di ristoranti e bar all’aperto. Come di consueto, gli atti sono stati trasmessi all’Avvocatura generale dello Stato. Il ricordo del governo però non sarà depositato se la Santelli decidesse di revocare l’ordinanza. Domani, in caso contrario, l’impugnativa verrà depositata al Tar. Il ministro Boccia a Skytg24 ha detto: “Mi auguro che la presidente Santelli segua le regole, quelle che disciplinano la vita nelle istituzioni. Lei le conosce bene e sa che quell’atto è illegittimo. Nelle ultime due videoconferenze non si è presentata, nemmeno confrontata e questo non va bene. Io l’ho chiamata perché ci conosciamo da anni, ha ancora tempo per ritirare l’ordinanza”.
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La governatrice della Calabria non cambierà idea
L’ordinanza della governatrice calabrese anticipa la riapertura di bar e ristoranti, che l’ultimo Dpcm del presidente Giuseppe Conte prevede solo nel mese di giugno. Molti sindaci della Calabria si sono opposti però all’ordinanza di Jole Santelli, prendendo provvedimenti contrari. I gestori di ristoranti e bar, in mancanza di indicazioni chiare e precise, preferiscono rimanere chiusi. Il 28 aprile, Boccia ha lanciato un duro monito alle Regioni: “Chi sbaglia se ne assume la responsabilità”, dice per bloccare il disordinato fai-da-te delle ordinanze, facendo però una marcia indietro parziale il giorno successivo, accennando alla possibilità di aperture differenziate fra le Regioni. Ma il 29 aprile arriva la notizia dalla Calabria. A quel punto Boccia annuncia alcune diffide mentre la Lega occupa le Camere.
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Ma Jole Santelli si impunta e dichiara che non ritirerà l’ordinanza. Fonti vicine alla presidente della Regione Calabria confermano che intende non cambiare idea.