Giuseppe Pecoraro, dimessosi a dicembre da capo della Procura Federale FIGC, ha parlato di un file audio Var-arbitro relativo ad Inter-Juventus del 2018.
L’ex capo della Procura Federale FIGC, Giuseppe Pecoraro, in un’intervista alla redazione de Il Mattino, è tornato su uno degli episodi calcistici più contestati degli ultimi anni. La direzione arbitrale di Daniele Orsato durante Inter-Juventus del 2018 che per molti sarebbe costata lo Scudetto al Napoli. Nel dettaglio, fu un episodio a far scoppiare la polemica: la mancata espulsione di Pjanic dopo un fallo su Rafinha considerato che era stato già ammonito precedentemente.
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Serie A, Giuseppe Pecoraro, ex capo della Procura Federale FIGC torna su Inter-Juventus 2018
Una ferita ancora aperta per gli interisti, ma soprattutto per i napoletani quell’Inter-Juve che si disputò il 28 aprile 2018 e che terminò 2-3 in favore dei bianconeri. Dopo il match di San Siro furono numerose le polemiche relative all’arbitraggio di Daniele Orsato. È necessario un passo indietro.
Quell’Inter–Juventus, oltre alla forte rivalità calcistica tra le due compagini, rappresenta per la stagione 2017/18 un crocevia fondamentale nella corsa allo Scudetto. Siamo alla 35esima giornata, i bianconeri, dopo una lotta serratissima giocata colpo su colpo, sono avanti al Napoli di un solo punto con quattro turni da disputare (Inter compreso). L’obiettivo è quello di mettere subito nel dimenticatoio la cocente sconfitta di qualche giorno prima rimediata in casa, proprio per mano dei partenopei.
La cornice della serata è delle migliori: un San Siro gremito e le consuete coreografia pre-partita dei tifosi fanno da sfondo ad un appuntamento imperdibile. Calcio d’inizio, la squadra di Allegri parte forte e dopo soli 13 minuti sblocca il punteggio con Douglas Costa. L’Inter non si perde d’animo e nella seconda frazione, nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Vecino al 18’ ribaltano il parziale. Prima Icardi e successivamente un autogol di Barzagli fanno esplodere la Curva Nord. La squadra di Spalletti prova ad amministrare il vantaggio gestendo il pallone, ma negli ultimi minuti arriva un clamoroso ribaltone. Cuadrado ed Higuain firmano un uno-due micidiale agli sgoccioli del match che taglia le gambe dell’Inter e regala 3 punti importanti alla Vecchia Signora. Punti che si riveleranno fondamentali neanche 24 ore più tardi quando il Napoli cade in casa della Fiorentina 3-0 sotto i colpi di uno scatenato Simeone che si porta a casa il pallone. Per la Juventus è un’ipoteca sullo Scudetto: 4 punti di vantaggio sui partenopei a tre gare dalla bandiera a scacchi della stagione, divario che rimarrà invariato.
Inter-Juventus sin dal post partita, considerata la sua importanza, scatenò numerose polemiche. Nel mirino l’arbitraggio di Daniele Orsato ed uno specifico episodio. Minuto 57 sul punteggio di 1-1, Pjanic già ammonito nel primo tempo, travolge fallosamente Rafinha con una ginocchiata, tutti accerchiano il direttore di gara invocando il secondo giallo, ma l’arbitro lo grazia. La scelta di Orsato suscita la rabbia dei tifosi napoletani, che gli imputano il sogno sfumato di uno scudetto che manca in bacheca ormai da anni.
Giuseppe Pecoraro: “Abbiamo chiesto il file audio Var-arbitro, ma l’unico episodio che ci importava non c’era”
A tornare sull’episodio è stato l’ex capo della Procura Federale FIGC, Giuseppe Pecoraro nel corso di un’intervista rilasciata alla redazione de Il Mattino. Pecoraro, dimessosi a dicembre, spiega che proprio la direzione del fischietto di Schio ha compromesso i suoi rapporti con il mondo arbitrale. L’ex capo della Procura Figc ha ammesso di aver chiesto se fosse il caso di aprire un procedimento, dopo aver ricevuto numerosi esposti. Vennero così richiesti all’Aia i dialoghi audio-video intercorsi tra la cabina Var e il direttore di gara, ai soli fini conoscitivi. “Lì ci fu la sorpresa. Apriamo il file– spiega Pecoraro, come riporta Il Mattino– e dell’unico episodio che ci importava, quello che aveva portato alla mancata espulsione di Pjanic, non c’era la registrazione“. Sulle ragioni di tale circostanza Pecoraro spiega che venne detto che non c’era e basta. L’ex capo della Procura si dice certo che non vi sia stato dolo in quell’occasione, ma era tenuto a procedere per dare risposte agli esposti ricevuti: “Alla fine ho archiviato. Ed è per questo che c’ è bisogno di maggiore trasparenza“.
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Infine, Pecoraro sposta il focus dell’intervista sulla mancata interruzione di Inter-Napoli nel marzo 2018 per i cori razzisti spiegando di non aver tollerato quella scelta e la difesa d’ufficio dell’arbitro Mazzoleni. “Non c’entra nulla che sono tifoso del Napoli -conclude ai microfoni de Il Mattino– il razzismo e la discriminazione territoriale sono insopportabili. Per me il gioco andava interrotto anche quella sera, come successo successivamente. Mazzoleni disse di non aver sentito niente, ma gli ispettori a bordo campo si“.