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Protezione Civile, il bollettino 4 maggio: attualmente positivi sotto i 100mila

La Protezione civile, nella giornata di oggi lunedì 04 maggio ha reso noto il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.

(Getty Images)

Il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso il bollettino relativo all’epidemia da Covid-19. I soggetti complessivamente risultati positivi al virus sono 211.938, 1.221 in più rispetto a ieri. Scendono gli attualmente positivi, ad oggi 99.980, ossia 199 in meno rispetto a ieri. Nuova decrescita per quanto riguarda i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 22 in meno rispetto a ieri per un totale di 1.479. Per quanto riguarda i decessi, il bilancio è salito a 29.079, ossia 195 vittime registrate nelle ultime 24 ore. Infine nel bollettino è stato reso noto che i soggetti guariti dal Covid-19 sono ad oggi 82.879, cioè a dire 1.225 in più di ieri.

Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di domenica 3 maggio

(Getty Images)

Nella giornata di ieri il Dipartimento della Protezione Civile ha diramato il bollettino relativo all’epidemia da Covid-19. Stando ai dati, i soggetti complessivamente risultati positivi al virus erano 210.717, con un incremento rispetto a domenica di 1.389. I soggetti positivi, erano 100.179. Purtroppo si erano registrati 174 decessi che avevano portato il bilancio complessivo a 28.884 vittime. Erano, invece, 81.654 pazienti guariti.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Protezione Civile, bollettino del 3 maggio: in calo i pazienti in terapia intensiva

Protezione Civile, l’aggiornamento sui numeri del Covid-19 di sabato 1 maggio

Nella giornata di sabato il Dipartimento della Protezione Civile, ha reso noto che il totale delle persone contagiate era salito a 209.328 . Il numero dei positivi era di 100.704. Salito anche il numero dei deceduti che avevano portano il bilancio complessivo a 28.710. I pazienti guariti erano, invece, in totale 79.914.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Aggiornamento Protezione Civile: il bollettino del 2 maggio

La Fase 2 nelle diverse città italiane: come si stanno comportando i cittadini

Si inizia già ad avvertire la timida ripresa. In alcune città la prudenza è tangibile, la si nota dalla compostezza e dal rispetto delle norme di prevenzione, in altre invece pare che i cittadini abbiano dimenticato che il virus è ancora in circolazione. Ad influire, sicuramente l’esponenziale aumento dei lavoratori da oggi di nuovo in attività, ben 4,4 milioni.

A destare maggiori preoccupazioni ovviamente l’utilizzo responsabile dei mezzi pubblici e la riapertura di parchi e giardini per svolgere attività motoria. Le reazioni nelle città di Milano, Napoli, Firenze, Bari, Roma, Venezia e Torino.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> La Fase 2 nelle diverse città italiane: come si stanno comportando i cittadini

Consigli per evitare il contagio: quali sono i comportamenti da adottare in fase 2

Da oggi, lunedì 4 maggio, ha inizio la tanto attesa Fase 2 che il Governo più volte ha precisato non essere un “liberi tutti” ma una graduale ripartenza. Ed infatti, per quanto riguarda gli spostamenti nulla è cambiato, se non la possibilità di far visita ai congiunti e poter praticare sport individualmente anche distanti dal proprio domicilio. Quanto, invece, alle attività produttive con le misure adottate a far data da oggi torneranno a lavoro ben 4 milioni di persone.

In questo momento è importante, dunque, per scongiurare un’altra ondata epidemica rispettare tutte le norme di prevenzione ed essere cauti.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Consigli per evitare il contagio: quali sono i comportamenti da adottare in fase 2

Fase 2, il virologo Burioni: “Pronti per la Fase 2? Non sono certo”

Siamo pronti per la Fase 2? La domanda è se domani alle 15 un dipendente di un’azienda ha 38 di febbre, siamo pronti a fargli un tampone? A tracciare tutti i suoi contatti? A isolarli per davvero, non in casa? Siamo pronti a dotare di protezioni tutti i sanitari che lo vedranno? Io non sono certo“. Inizia così l’intervento di Roberto Burioni durante la trasmissione Che tempo che fa in onda ieri sera, domenica 3 maggio, su Rai 3.

Il virologo concentrandosi sulla nuova fase dell’emergenza, scattata oggi, ha spiegato che nessuno vuole sprecare quanto fatto in questi mesi e rivedere quanto visto a marzo, dunque Burioni si augura che eventuali mancanze possano essere coperte con maggiore attenzione. Per ripartire, secondo l’esperto, è fondamentale la capacità di individuare i nuovi casi, asintomatici compresi, e di andare successivamente ad isolare tutti i contatti così da evitare una ricaduta. “Non dobbiamo farci prendere in contropiede, il sacrificio fatto non può andare sprecato”.

Durante la nuova fase in molte regioni è stato previsto l’obbligo di indossare la mascherina per scongiurare il contagio: “È giusto – afferma Burioni- che i telespettatori capiscano che sul virus ogni giorno impariamo qualcosa. Abbiamo imparato che un grandissimo numero di persone asintomatiche possono trasmettere il virus. Una volta dicevamo ‘mascherine solo per i malati’: tutti possiamo essere malati, ognuno di noi deve portare la mascherina oltre ad osservare le misure relative ad igiene e distanziamento sociale“.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Fase 2, il virologo Burioni: “Pronti per la Fase 2? Non sono certo”

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