Bonus 600 euro per gli autonomi, uscita la bozza: cosa cambia

Il bonus 600 euro diventa da 1.000 euro nella bozza dell’ex decreto di aprile, ma non per tutti. Ecco i requisiti e le novità in arrivo

Conte e Gualtieri mutui sospesi
Il premier Giuseppe Conte ed il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (Getty Images)

Il bonus 600 euro diventa da 1.000 euro nella bozza dell’ex decreto di aprile, ma non per tutti. Ecco cosa recita la bozza del decreto previsto per aprile ma in uscita, poi, nei prossimi giorni. “Ai soggetti già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità di cui all’articolo 29 del decreto-legge 18 marzo del 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27. La medesima indennità pari a 600 euro è erogata anche per il mese di aprile 2020. La medesima indennità è riconosciuta ai lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali. Poi coloro che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione. Poi non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente disposizione.”

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Bonus 600 euro, le categorie

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(Foto di martaposemuckel-Pixabay)

Per i bonus a 1000 euro sarà necessario certificare che nei primi mesi del 2020 c’è stata perdita di reddito del 30%. Il bonus dei 1000 euro riguarda, però, maggio, mentre con riferimento ad aprile saranno accreditati 600 euro a tutti. Ecco chi riceverà ancora i 600 euro del bonus:

  • lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali. Tra questo coloro che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020. Inoltre devono aver svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo;
  • lavoratori intermittenti che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020;
  • lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del c.c. e che non abbiano un contratto in essere alla data del 23 febbraio 2020 e alla stessa data devono risultare iscritti alla Gestione separata con accredito nello stesso arco temporale di almeno un contributo mensile;

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Come richiedere i bonus del Decreto cura Italia
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  • incaricati alle vendite a domicilio con reddito annuo 2019 derivante dalle medesime attività superiore 5.000 euro e titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione separata alla data del 23 febbraio 2020 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

 

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