Come sarà la fase 2 di chi vive al confine con le altre regioni o con gli altri stati? Gli abitanti di queste zone non avranno vita molto più facile di ora perchè non potranno vedere i propri “congiunti”.
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In base all’ultimo Dpcm del Governo chi vive al confine tra due regioni non potrà visitare i propri “congiunti”, indipendentemente dall’eventuale grado di parentela o affinità.
Gli spostamenti infra-regione sono salvi solo per le gaià note ragioni di necessità, lavoro e slaute, già previste prima del 26 aprile.
Pertanto, se è vero che da oggi 4 aprile è possibile visitare i congiunti, sempre rispettando norme di sicurezza quali distanziamento e utilizzo della mascherina, non è altrettanto vero che questa “apertura” sia generalizzata a tutti.
Sebbene non ci siano limitazioni per quanto riguarda i trasfrimenti da un comune all’altro, la chiusura delle regioni è invece rigida.
Gli abitanti di città quali ad esempio Novara e Verbania hanno in molti casi vite “divise” tra le città di origine e Milano, metropoli relativamente vicina e soprattutto attrattiva dal punto di vista lavorativo e formativo.
Anche i piacentini, al confine tra Lombardia e Emilia Romagna, subiranno la stessa sorte, così come i vercellesi e i pavesi, volendo fare qualche esempio.
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La fase 2 di chi vive al confine e le richieste della sindaca di Verbania
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Analogo discorso può essere fatto per gli abitanti delle regioni che confinano con gli altri paesi.
Ad esempio, la provincia del Verbano-Cusio-Ossola confina con la Svizzera e non a caso la sindaca Silvia Marchionini il 28 aprile scorso aveva chiesto ai presidenti della Regione Piemonte Alberto Cirio e Lombardia Attilio Fontana, al presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino Christian Vitta, al presidente della provincia del Vco Arturo Lincio e ai parlamentari locali e al Prefetto Angelo Sidoti che fosse permesso agli abitanti del VCO di potersi spostare anche al di fuori dei confini regionali.
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Il tema non è secondario per molte famiglie o meglio per molti “congiunti”, che vivono in territori adiacenti ma divisi dalla geografia politica. D’altra parte, la gestione di quest’emergenza sanitaria è stata caratterizzata dalla regionalità delle risposte. Soltanto una volta terminata sarà possibile analazziarne i pro e i contra.
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