L’inizio della Fase 2 sta già mostrando grandi differenze all’interno del Paese: le grandi città hanno reagito in modo diverso in questo primo giorno di ripartenza.
Le grandi città italiane hanno mostrato reazioni differenti già a partire dal primo giorno d’inizio della Fase 2. Alcune hanno confermato il timore che a far data da oggi lunedì 4 maggio la situazione sarebbe ben presto sfuggita di mano, altre invece pare si stiano contenendo nel massimo rispetto delle prescrizioni anticontagio.
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Si inizia già ad avvertire la timida ripresa. In alcune città la prudenza è tangibile, la si nota dalla compostezza e dal rispetto delle norme di prevenzione, in altre invece pare che i cittadini abbiano dimenticato che il virus è ancora in circolazione. Ad influire, sicuramente l’esponenziale aumento dei lavoratori da oggi di nuovo in attività, ben 4,4 milioni.
A destare maggiori preoccupazioni ovviamente l’utilizzo responsabile dei mezzi pubblici e la riapertura di parchi e giardini per svolgere attività motoria. Le reazioni delle diverse metropoli le riporta l’Ansa in una dettagliata disamina.
Alle 9 Milano, uno dei centri maggiormente colpiti dall’epidemia pare aver compreso che questa che il Paese si appresta a vivere è una fase di convivenza con il virus. Ed infatti, le auto sono tornate a circolare, ma moderatamente. All’interno della metro poca affluenza. La città ancora sopita sta ripartendo, ma con la dovuta calma.
Quanto alla stazione di Milano Centrale i treni diretti a Napoli mostravano una fila ordinata di 100 passeggeri, tutti debitamente distanziati e controllati con il termoscanner dagli addetti al servizio. Stando a quanto riferisce l’Ansa, nessuno sarebbe stato respinto all’ingresso.
Torino, diversamente da Milano, si sveglia nel traffico. Numerose le auto che hanno affollato il centro storico, così come molti sono i runner ed i proprietari dei cani che si sono riversati nel Parco del Valentino appena riaperto. Quasi tutti i cittadini, riporta l’Ansa indossano la mascherine e rispettano, fortunatamente le distanze di sicurezza.
Era Roma con il suo grande traffico a preoccupare maggiormente gli esperti. Eppure, pare si attesti tra le metropoli più disciplinate. Un trend si spera che verrà mantenuto nel tempo. Sui mezzi pubblici le persone indossano la mascherina e mantengono le distanze. Occupati solo il 50% dei posti dei bus e delle metro.
Attivi i collegamenti con Viterbo ed il rinomato “trenino” Termini – Centocelle nonché la Roma-Lido. Le corse termineranno alle 23:30 e non verrà effettuato servizio notturno. Le ztl non sono tornate in funzione, ma il parcheggio è di nuovo a pagamento dopo mesi di sospensione disposta dalla Sindaca Virginia Raggi. I parchi, però, sono stati assaltati dai runner.
Anche a Roma nelle stazioni la situazione sembra sotto controllo. Distanziamento e rigore fanno da padroni. Il timore di chi dopo tempo trascorso a casa ora dovrà prendere i mezzi pubblici una volta giunto da fuori città è tanto. Per tale ragione alcuni pendolari si sono muniti di bicicletta che utilizzeranno per muoversi all’interno della Capitale. Ai passeggeri in arrivo ed in partenza viene misurata la temperatura con i termoscanner.
Nella città di Venezia non ci sono turisti e la perla sul mare si mostra priva del motore che porta avanti ormai da anni la sua economia.
Il cuore di Firenze torna a pulsare ma senza troppo rumore. Stando a quanto riferisce l’Ansa il traffico c’è ma è molto disciplinato. Non si vedono assembramenti in strada. La ripartenza si nota soprattutto in stazione dove numerosi sono i pendolari.
Nella città di Napoli, l’aria pare più rilassata. Nella stazione di Piazza Garibaldi vi è un’affluenza sostenuta, ma sui mezzi non è consentito l’accesso a più di 20 persone. Per evitare sovraffollamenti le fermate intermedie delle corse sono soppresse e la Circumvesuviana mostra, riporta l’Ansa, posti sigillati. Il traffico in tangenziale è considerevole ma non si registrano ingorghi.
A destare preoccupazione la riapertura della sede napoletana di Whirlpool ed Fca. Quanto alla prima i suoi dipendenti prima di ricominciare hanno ricevuto specifica formazione ed appropriati kit. Per Fca, invece, si parla di un rientro graduale; nella giornata di oggi sarebbero 30 gli operai che hanno ripreso a lavorare nel reparto affidabilità.
Nella città di Bari, invece, pare che la Fase 2 abbia portato ad uno smodato utilizzo dei mezzi privati. A confermarlo oltre all’evidente traffico anche i tassisti riporta l’Ansa i quali riferiscono che dalle 5 del mattino non hanno avuto neppure un cliente.
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Sull’A1 si registra un considerevole aumento di traffico verso il Sud.
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