Le FAQ della Fase 2 confermano che non ci sono differenze tra spostamenti dentro e fuori del proprio Comune. Non bisogna però uscire dalla Regione, salvo casi di estrema necessità.
Come chiarito nella FAQ non ci sono più differenze sugli spostamenti nel proprio Comune e quelli in altri Comuni della stessa Regione. Quando si ha necessità di uscire fuori dalla propria Regione, le regole sono molto più severe. Si può uscire di casa e muoversi nei confini della propria Regione quando sussistono una le seguenti motivazioni: motivi di salute, necessità di spostarsi per lavoro, altri casi di necessità. In quest’ultimo punto c’è la differenza tra spostamenti dentro e fuori Regione. Si può uscire della Regione sia per lavoro che per motivi di salute ma non è sufficiente che ci siano altri casi di necessità, in quanto devono sussistere condizioni di assoluta urgenza.
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Nessuna distinzione tra gli spostamenti nel Comune
Si può uscire dal Comune e restare nei confini della propria regione ogni volta che si deve andare a lavoro, per motivi di salute e in altri casi di necessità. La fase due introduce nuovi “altri casi di necessità” come, ad esempio, far visita ai congiunti e anche agli affetti stabili. Questo punto si aggiunge a quelli già noti, come, ad esempio, fare la spesa, acquistare un giornale dal proprio edicolante di fiducia ma anche per comprare cibo da asporto presso bar e ristoranti che a partire da oggi riaprono per questo tipo di attività.
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Ci si potrà spostare dal Comune per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. E chi non abita vicino al mare potrà anche spostarsi per andare in spiaggia.