Coronavirus, l’intelligence internazionale parla di ‘prove enormi’ della creazione in laboratorio del virus avvenuta a Wuhan
“Prove evidenti” sulla creazione del coronavirus in laboratorio a Wuhan. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump persegue questa tesi, citando documenti da parte dell’intelligence. In merito, però, ci sono chiarimenti da parte dell’Australia, che rende note informazioni più specifiche.
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Coronavirus creato in laboratorio, parla l’intelligence australiana
Secondo i servizi segreti australiani, infatti, le informazioni non proverrebbero da documenti classificati, ma da un report di 15 pagine di tipo pubblico. Non solo: questo report si baserebbe su informazioni derivanti dagli organi di stampa e non da indagini scientifiche specifiche.
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Il rapporto in questione è stato prodotto da Five Eyes, un’alleanza che coinvolge le intelligence di Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Nuova Zelanda e Australia. La notizia arriva dal ‘Sidney Morning Herald’, che cita fonti interne ai servizi segreti australiani. Un rapporto già messo a disposizione dei media internazionali, che lo hanno citato più volte. All’interno, si ricostruisce l’inizio dell’epidemia, evidenziando le responsabilità e i ritardi da parte del governo di Pechino. Ma non ci sarebbe altro, dunque le prove su una creazione in laboratorio al momento appaiono piuttosto deboli. L’Australia incassa, temendo che l’attacco portato da Trump alla Cina possa inficiare una propria indagine per fare chiarezza sulla questione.