De Donno, direttore della Pneumologia di Mantova risponde sui costi e sulle modalità di reperimento del plasma per la plasmaterapia
In questi giorni si sta parlando molto di una cura specifica per il Covid-19. Si tratta della plasmaterapia, trasmissione del plasma dei guariti ai malati. Non sono mancate polemiche riguardo la sperimentazione, in particolare fake news come quella che circola su Whatsapp secondo cui la cura esisterebbe ma la starebbero nascondendo, subito smentita da Roberto Burioni. Giuseppe De Donno, direttore della Pneumologia dell’ospedale Poma di Mantova, tenta di fare chiarezza riguardo a questo tema importante che potrebbe essere fondamentale per salvare molte vite. In particolar modo, il medico ha risposto a Burioni, secondo il quale i costi sarebbero altissimi e il plasma sarebbe difficile da reperire.
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Plasmaterapia, le risposte di De Donno
“La plasmaterapia – ha messo in chiaro lo pneumologo De Donno – è l’unica terapia specifica per il coronavirus, si destina il plasma solo a pazienti che non abbiano storie di insufficienza respiratoria per più di 10 giorni”. Continua: “È inaccettabile che il presidente di Avis nazionale non sia intervenuto su questo ma sia intervenuto mettendo in dubbio la nostra sperimentazione – ha aggiunto il direttore – che è stata fatta con grande serietà e con criteri di arruolamento specifici e stringenti pubblicati per dirimere ogni dubbio”. Sembra che il pneumologo De Donno sia molto ricercato all’estero e non venga chiamato in Italia.
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“Si spendono 164 euro per una sacca di plasma da 600 ml – ha spiegato De Donno – Per un paziente la usiamo da 300 ml, vuol dire che ne costa 82 a terapia – sottolinea – più o meno quanto gli integratori per la palestra”. Conclude: “Se sono tanti per salvare una vita non ho capito nulla della medicina”.