Il rappresentante italiano nel Comitato esecutivo dell’Oms spiega che anche nel corso della fase 2 il distanziamento sociale è indispensabile: “La distanza di un metro con la mascherina è abbastanza sicura”
“Ora la convivenza con il virus deve essere fondata su cinque pilastri che indirizzeranno le fasi”. È così che Walter Ricciardi, rappresentante italiano nel Comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità e consigliere del ministro della Salute, ha spiegato quelle che saranno le regole basilari che ci accompagneranno nel corso della fase 2. Regole di sicurezza ovviamente che non potranno essere ignorate e per le quali si chiede massimo rigore ai cittadini.
Tra i primi pilastri del tempo che verrà quello del rispetto delle misure “non mediche, ovvero comportamentali”. Lo ha spiegato Ricciardi durante un’audizione informale alla Commissione Igiene e Sanità del Senato. Tra queste misure non mediche il distanziamento da perseguire, dice lo studioso, “in maniera costante”.
E nel distanziamento sociale Ricciardi spiega che la distanza di 180 centimetri dà una certezza quasi assoluta di protezione.
Quella convenzionale di 1 metro “è abbastanza sicura se le persone indossano le mascherine, con una permanenza di non oltre 15 minuti anche in ambienti chiusi”.
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Fase 2, Ricciardi: “Se i contagi salgono tra due settimane richiudiamo tutto”
Il rappresentante italiano nel Comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della Salute, Walter Ricciardi, in questi giorni di inizio della fase 2 non si è negato dal mandare messaggi di avvertimento alla popolazione.
“Se i contagi salgono tra due settimane richiudiamo tutto” il monito dell’esperto all’indomani dell’inizio della fase 2.
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In un’intervista a Repubblica il consigliere del ministro Speranza ha puntato il focus sull’importanza del rigore, della sicurezza e della cautela invitando a non abbassare la guardia, restando ancora a casa perché la lotta contro il coronavirus è tutt’altro che conclusa.
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“Già da qualche giorno si vedono tante persone in giro – ha tuonato Ricciardi – Le situazioni che abbassano il distanziamento fisico mettono a rischio la salute di tutti. Ma voglio ricordare che come si è aperto si può anche richiudere. Le chiusure – ha concluso – se le cose vanno male avvengono automaticamente”.