Beppe, un 65enne di Crema risultato positivo al coronavirus a marzo e guarito grazie alla plasmaterapia, ha raccontato la proprio esperienza in un’intervista a Il Giorno.
Una drammatica testimonianza quella che arriva da Crema, comune in provincia di Cremona tra le più colpite dal Covid-19 in Italia. A parlare, in un’intervista rilasciata alla redazione de Il Giorno, è Beppe, un 65enne risultato positivo al coronavirus a marzo e guarito dopo essersi sottoposto alla plasmaterapia. L’uomo racconta di aver sfiorato “la linea di non ritorno“, ma di essere poi riuscito a sconfiggere il virus in soli due giorni grazie al trattamento somministratogli dal dottor Giuseppe Dedonno.
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Si susseguono le testimonianze di soggetti guariti dal coronavirus in Italia, che ad oggi ammontano ad oltre 85mila. L’ultima arriva da Crema, comune in provincia di Cremona, la quinta più colpita dall’epidemia nel nostro Paese. A raccontare la sua esperienza ai microfoni de Il Giorno è Beppe, un uomo di 65 anni che, dopo due mesi, a breve rientrerà a casa avendo sconfitto il virus.
Beppe spiega di essersi ammalato lo scorso 13 marzo e di essersi recato al Pronto Soccorso. I medici, dopo una notte trascorsa su una sedia insieme ad altre 16 persone, decidono di rimandarlo a casa. Purtroppo, come racconta il 65enne, a distanza di tre giorni le sue condizioni peggiorano e viene ricoverato in ospedale: “A Crema non c’era posto e dovevo scegliere tra Stradella e Mantova, per fortuna mia moglie ha scelto Mantova“. Nel nosocomio lombardo, l’uomo viene ricoverato nel reparto del dottor Giuseppe Dedonno, dove per 3 settimane viene tenuto con la mascherina dell’ossigeno.
“Non riesco – racconta il 65enne a Il Giorno- a uscire da una situazione critica. Poi durante la seconda settimana di aprile il dottore mi informa di questa cura. Secondo lui effettuando una trasfusione con il plasma di un paziente guarito si generano nel nostro organismo gli anticorpi per debellare il virus“. Beppe spiega di aver immediatamente accettato le due trasfusioni e sin da subito, una volta effettuate, ha provato i primi benefici sentendosi meglio. In merito alla cura, che gli ha permesso di vincere la propria battaglia, l’uomo spiega di ritenerla rapida ed efficace.
Il 65enne prosegue il suo racconto spiegando di essere stato trasferito a Crema il 22 di aprile, dove viene sottoposto ad un tampone che risulta negativo. “Ho perso –riporta Il Giorno- 18 chili in un mese e ho iniziato con la fisioterapia. Adesso la situazione si è normalizzata e nel fine settimana potrò rientrare a casa. Per una maggiore certezza adesso aspetto il secondo tampone così da scongiurare il pericolo di infettare qualcuno“.
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Una testimonianza quella del 65enne toccante che si aggiunge alle altre arrivate in questi giorni di pazienti che si sono ritrovati a fronteggiare quello che è stato definito da molti come “il killer silenzioso“.
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