Troppe persone hanno affollato gli studi dei medici e si sono presentati con tosse e febbre. Nei primi giorni della fase 2 parte l’allarme dell’Ordine
L’Ordine dei medici di Udine lancia l’allarme per un serio rischio di una nuova emergenza sanitaria. In troppi in questi primi giorni della fase 2 ad affollare gli studi per via di tosse e febbre. “Se si va avanti così, fra dieci giorni precipiteremo nuovamente nel pieno dell’emergenza sanitaria” tuonano i medici.
L’allert è stato detto a gran voce in occasione della riunione dell’ufficio di Presidenza. Qui si è analizzato l’andamento del primo giorno della fase 2 e per Udine le cose non vanno affatto bene.
“Le persone hanno erroneamente pensato che dal 4 maggio potessero riprendere la vita di prima – dicono i medici – e si è visto proprio negli studi medici dove si sono presentati pazienti che non hanno tenuto conto delle regole che continuano a restare valide anche nella fase 2”. Queste le dichiarazioni del Presidente dell’Ordine dei Medici di Udine Maurizio Rocco e il suo vicepresidente Gian Luigi Tiberio.
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I medici si Udine ricordano che ci sono delle regole da rispettare anche nella fase 2. Non è un “liberi tutti” come ha del resto ha detto più volte il premier Conte. Anche in questi giorni, infatti, è vietato andare dal medico di base senza appuntamento e senza preventivo triage telefonico.
Ogni accesso in ambulatorio deve essere concordato con il medico via telefono. Questo è indispensabile per evitare di creare assembramenti negli ambulatori ma anche per non far arrivare pazienti a rischio di infezione.
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Nonostante queste regole però a Udine molti sono stati i pazienti che si sono riversati negli ambulatori. “Purtroppo abbiamo visto nella prima giornata di fase 2 anche persone che si sono recate negli ambulatori – raccontano i diretti interessati – con febbre e altre sintomatologie correlate, esponendo i medici e i loro assistiti, oltre che i cittadini, a rischi enormi e incalcolabili”.
Gesti assolutamente sbagliati e che rischiano di far precipitare di nuovo la situazione. L’ordine ricorda, infatti, che oltre al distanziamento sociale ed al divieto di assembramento è vietato ancora uscire di casa con febbre, tosse, mal di gola e manifestazioni associate. Proibito oltre che andare dal medico anche presentarsi in Pronto soccorso.
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“La gente non ha capito che non osservando scrupolosamente le regole indicate – il monito dell’Ordine dei medici di Udine – si sta rischiando la salute propria, quella degli altri e la tenuta del sistema sanitario”.
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