Lo studioso spiega alcuni nuovi aspetti del virus che si è diffuso in due eventi epidemici diversi, uno dalla Cina arrivato fino al Centro Italia e uno tedesco che ha infettato tutto il Nord Italia
“In Italia abbiamo avuto due eventi epidemici differenti. Due ingressi epidemici diversi, a due settimane di distanza”. Questo quanto ha spiegato Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di statistica medica ed epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-Medico. Lo studioso ha parlato all’audizione alla Commissione Igiene e Sanità del Senato nella quale si è dibattuto sull’emergenza coronavirus che l’Italia e il mondo sta affrontando.
Lo studioso ha illustrato un quadro nuovo e più completo di come il virus si sia diffuso, in Italia e nel mondo e di come il Covid-19 sia strutturato. Di questo virus subdolo si sa ancora troppo poco, i ricercatori su questo sono unanimi nell’affermarlo ma più si va avanti e più le conoscenze aumentano.
“Il Nord ha avuto uno tsunami assurdo, imprevisto e imprevedibile“, ha illustrato Ciccozzi spiegando alcune evidenze emerse in un lavoro svolto dal suo team.
“Abbiamo visto due eventi epidemici differenti: uno, con ceppi virali che dalla Cina, attraverso l’Europa, è andato al centro Italia. E successivamente un ceppo tedesco che è andato ad infettare la Lombardia e il Nord dell’Italia”.
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Massimo Ciccozzi all’audizione alla Commissione Igiene e Sanità del Senato ha dato delle risposte a quello che viene definito un vero e proprio tsunami Lombardia. Secondo l’esperto, infatti, “probabilmente si andavano a cercare i famosi cinesi, più ‘indicati’ a trasportare il virus” ma gli studiosi fino ad ora non hanno dato attenzione “ad altre parti dell’Europa”. Questo per Ciccozzi uno “degli elementi che non ha frenato l’epidemia”.
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Ma nonostante questo inceppo il responsabile dell’Unità di statistica medica ed epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-Medico ha dato notizie rassicuranti. Ha affermato che la corsa del Covid-19 sta rallentando e il virus “sta perendo potenza”. Anche se la situazione non può essere sottovalutata perché il coronavirus “sta continuando a mutare – ha specificato Ciccozzi – Ma sta facendo mutazioni che a lui non sono più utili”.
In che senso? Che il Covid-19 si evolve ma perde “contagiosità e, probabilmente, letalità”. Questo è rappresentato dal fatto che il numero delle vittime sono diminuite come quello delle persone ricoverate in terapia intensiva. “Questo è dovuto sicuramente alle terapie ma anche alla perdita di potenza del virus”, ha aggiunto Ciccozzi che ha ricordato che ci sono ancora diversi aspetti poco chiari e che necessitano un approfondimento.
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“E’ un virus nuovo, lo stiamo studiando. Non sappiamo, per esempio, quanto dura l’immunità. Anche se sappiamo che c’è”.
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