La Plasmaterapia è la cura che sale in cattedra in questi ultimi giorni. Nonostante i risultati, gli esperti indicano la strada della prudenza
La Plasmaterapia è la cura del momento per i pazienti affetti da Covid-19. La terapia in questione è oggetto di studio in molti paesi europei, compresa l’Italia. Una soluzione pensata al sud dello stivale e battezzata per la prima volta al nord. Le città di Pavia, Novara, Mantova e Lodi si sono aggrappate all’alleato nella speranza di ridurre il numero dei pazienti in terapia intensiva. Negli ultimi giorni sono stati riscontrati risultati soddisfacenti.
La Plasmaterapia è una cura in grado di immagazinare gli anticorpi prodotti in quantità industriale dalle persone che già sono uscite dal tunnel del coronavirus. Il trasferimento di questi anticorpi nel sistema immunitario dei pazienti in fase degenerativa sembra essere la strada definitiva verso l’abbattimento del nemico.
I risultati positivi delle ultime ore tuttavia non presentano ancora robuste rassicurazioni per la somministrazione del trattamento e i medici dunque invitano a smorzare gli entusiasmi. Queste le raccomandazioni del Ministero della Salute in risposta alle polemiche del leader della Lega, Matteo Salvini, indignato per il disinteressamento generale dell’argomento.
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La tecnica della Plasmaterapia
Il San Matteo di Pavia è stato il primo nosocomio per i malati di Covid-19 a sperimentare la plasmaterapia su 52 pazienti affetti. Gli esiti sono stati definiti confortanti, ma si attende ancora un bilancio più affermativo in questa prima fase di analisi. La promozione del progetto medico sta avendo molteplici consensi anche all’estero. L’Avis in Italia o la Food and Drug Administration negli USA hanno dato credito alla scoperta lanciando uno slogan inedito: “Doniamo il Covid-19 plasma”.
La Plasmaterapia è una tecnica terapeutica che interessa la parte liquida dei globuli rossi. Da lì è possibile reperire gli anticorpi sviluppati dai pazienti divenuti sani e somministrarli dunque a chi ha l’infezione. Il tutto con l’obiettivo di ricevere una risposta più stimolante dal sistema immunitario.
Nella fase pre-somministrativa è necessario analizzare la quantità di anticorpi e verificare se le loro caratteristiche sono in grado di contrastare la malattia. Il potere degli anticorpi è quello di legarsi all’agente patogeno, neutralizzandolo.
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Tuttavia nel prelievo del campione di questi anticorpi bisognerebbe fare una selezione drastica ed evitare quelli che possono essere dannosi o nulli alle reazioni immunitarie.