Usurai in azione nelle periferie: le tariffe

Usurai in azione nell’emergenza. La denuncia del senatore e giornalista Sandro Ruotolo e di un parroco rimasto in anonimato durante

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soldi (Getty Images)

Tempo di emergenza sanitaria e anche economica. Tante attività sospese, distanziamento sociale ancora da rispettare e soldi che mancano a tante famiglie. Gli aiuti non arrivano in tempo per tutti, da quelli statali a quelli comunali per quanto riguarda la spesa sociale, ed ecco che spuntano gli usurai. La testimonianza durante il programma “Sono le Venti, su Canale 9 da parte di un parroco rimasto in anonimato. “Dico a questo sacerdote che se non se la sente di andare a denunciare, gli propongo di contattarmi e gli garantirò l’anonimato: mi faccio garante della sua denuncia e andrò direttamente a denunciare gli strozzini”, ha affermato il senatore e giornalista Sandro Ruotolo che aveva già denunciato il problema nei giorni scorsi.

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Usurai in azione, la testimonianza

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(Getty Images)

La gente accetta prestiti anche di 100 euro per fare la spesa ed è costretta poi a pagarne 20 di interessi. Rischiano di non liberarsi più. Il fenomeno è diffuso soprattutto nelle periferie delle città, dove la povertà e il lavoro nero sono più pregnanti. Chi lavora a nero in questa emergenza è senza sussidi. Si attende per loro il reddito di emergenza ma intanto sono costretti a provvedere in questo periodo di attesa che i provvedimenti diventino concretezza. “La gente è disperata, vivono tutti lavorando in nero e si sono fatti dare anche solo 50 euro, 100 euro”, afferma il parroco, poi la terribile dichiarazione:

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foto dal web

Se tu denunci, devi solo scappare. Nel momento in cui denunci devi sparire perché ti fanno fuori. Questo è un mondo chiuso”, conclude il parroco.

 

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