Quando tutti i dati sull’epidemia si azzereranno: dai contagi alle terapie intensive

L’Ordine degli attuari, analizzando i dati forniti dall’Oms e dall’Iss ha effettuato una stima su quelli che potrebbero essere i tempi di allentamento dell’epidemia da Covid-19.

Coronavirus
(Getty Images)

Se non vi sarà un’ulteriore ondata di contagi e i dati rimarranno costanti, entro la metà di luglio al massimo, il coronavirus tenderà a scomparire. Quanto, invece, alla letalità del Covid-19 per avere un quadro completo bisognerà attendere i dati rilevati dall’Istat per il 2020. Questo quanto rilevato dall’Ordine degli attuari.

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L’analisi degli attuari, lo studio sull’andamento dell’epidemia: quando sparirà il virus e diminuirà la pressione sulle terapie intensive

Coronavirus
(Getty Images)

L’epidemia da Covid-19 pare stia lentamente allentando la sua stretta morsa. Da settimane, ormai, i dati parlano di una deflessione della curva dei contagi e la pressione sulle terapie intensive stanno diminuendo. La situazione è stata analizzata dall’Ordine degli attuari, ossia i professionisti che si occupano delle analisi statistiche riguardanti le conseguenze anche economiche che potrebbe avere un determinato evento.

Stando a quanto riporta la redazione di Askanews, per gli esperti il coronavirus in Italia tenderà a scomparire entro l’estate se non vi sarà un’altra ondata di contagi ed i dati rimarranno costanti, così come lo sono ora. Le terapie intensive, invece, dovrebbero avvicinarsi allo zero già entro la fine di maggio.

Rilevazione meno certa è quella relativa ai decessi. Per gli attuari, infatti, per avere un quadro chiaro bisognerà attendere un’indagine dell’Istat sul 2020 per comprendere realmente quanti soggetti, affetti da patologie pregresse, siano effettivamente morti a causa del Covid-19. Diversamente è come se nel Paese, durante l’emergenza, non si fossero registrate morti per infarti, tumori e via discorrendo

L’analisi effettuata dai professionisti del settore, però, è preceduta da una puntualizzazione: non vi è certezza assoluta sui dati.

I risultati dello studio degli attuari basati sui dati forniti dall’OMS e dall’Istituto Superiore di Sanità

Di seguito si riportano, stando a quanto riferisce la redazione di Askanews, gli esiti dello studio condotto dagli attuari relativi all’epidemia:

– l’84% dei decessi per Covid-19 riguarda soggetti dai 70 anni in su, mentre oltre il 95% dai 60 in su;

– Il sesso maggiormente colpito dai decessi è quello maschile: uomini 65% donne 35%;

– Quanto ai contagi si nota una spartizione omogenea tra i due sessi;

– I soggetti più esposti al virus sono risultati quelli con patologie pregresse;

– La diminuzione della pressione sulle terapie intensive è costante: entro la fine di maggio il dato dovrebbe raggiungere lo zero;

– I decessi continuano a registrare numeri molto importanti, tuttavia con un trend in netto calo rispetto alle scorse settimane;

– L’ Italia dimostra la decrescita ingente di alcuni fattori diversamente da altri paesi come la Francia soprattutto sulla totalità dei casi che non occupano più rilevanti posizioni all’interno della mappa mondiale;

– Il Bel Paese figura tra le prime Nazioni ad aver registrato una vera decrescita dell’epidemia, rispetto ad altri Stati che hanno attivato misure di contenimento con sommo ritardo;

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