Il coronavirus starebbe mutando diventando meno acuto perché deve abituarsi a convivere con l’uomo. Lo conferma la scienza grazie al monitoraggio condotto sulle strutture ospedaliere
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Il coronavirus sarebbe meno aggressivo rispetto al tempo della sua comparsa. La notizia arriva direttamente dal mondo della scienza. Gli esperti hanno spiegato, infatti, che il Covid-19 starebbe vivendo una fase di indebolimento e questo è confermato anche dal fatto che gli ospedali, soprattutto le terapie intensive, si stanno svuotando.
Come mai questa mutazione? Perché il virus per sopravvivere e convivere con l’uomo starebbe cambiando e diventando meno acuto. Secondo gli studi anche la stagione calda in arrivo contribuirebbe al cambiamento del coronavirus. Tutto questo però è in attesa di conferme ufficili. Gli studi infatti non si fermano.
I numeri degli ultimi giorni sono positivi e questo per gli esperti è un dato incoraggiante e che fa ben sperare.
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Coronavirus meno aggressivo, gli esperti fiduciosi
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Meno pazienti nelle terapie intensive, sintomi meno gravi e in molti casi l’infezione non richiede nemmeno il ricovero. È questo il quadro che emerge negli ultimi giorni in Italia per l’emergenza sanitaria da coronavirus che non è affatto passata ma è in via di miglioramento.
Ne sono convinti gli esperti che in tutti questi dati leggono un deciso rallentamento dell’ondata di contagi ma anche una mutazione del virus.
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Un cambiamento avvenuto per questioni di sopravvivenza che il Covid-19 ha dovuto attuare per continuare a circolare. Tutto questo però aspetta maggiori evidenze e prove convincenti. Lo spiega Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia all’Ospedale San Raffaele e professore all’Università Vita Salute San Raffaele.
Al Corriere della Sera l’esperto ha spiegato che nel nostro Paese è stato attivato un network tra laboratori di virologia degli ospedali italiani. Obiettivo “monitorare insieme le sequenze del virus, su soggetti a campione – ha illustrato Clementi – Lo studio finale ci dirà come si è mosso, selezionando una variante piuttosto che un’altra. Ci aspettiamo che questo coronavirus pian piano possa diventare innocuo, com’è successo ai suoi cugini, responsabili del semplice raffreddore”.
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Tra le supposizioni al vaglio degli studiosi anche il rapporto tra virus e caldo. Che il Covid-19 possa sparire con la bella stagione “è una supposizione – chiarisce Clementi – ma è molto probabile che sia così. Nell’uomo circolano quattro coronavirus ingentiliti, di cui due molto simili a SARS-COV-2 per caratteristiche chimico-fisiche”.
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“Tutti provocano infezioni modeste, tranne nei bambini da 0 a 2 anni, in cui possono provocare la bronchiolite – ha concluso l’esperto – E tutti circolano solo in inverno, per sparire nei mesi caldi”.