Sono state identificate 14 mutazioni nella proteina Spike, con la quale il Covid-19 aggredisce le cellule umane.
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Tra le varie mutazioni del virus, una è diventata dominante: è partita dall’Europa ed è la stessa identificata anche in Italia dall’ospedale Sacco di Milano. Il risultato è utile per progettare nuovi farmaci e vaccini. La ricerca è dei Laboratori Nazionali di Los Alamos degli Stati Uniti e della Duke University: “La mutazione ha cominciato a diffondersi in Europa all’inizio di febbraio e, una volta entrata in nuove zone, è diventata dominante, dimostrando di essere più vantaggiosa per il virus rispetto al ceppo originario di Wuhan”. Potrebbe essere stata questa mutazione a rendere più rapida la diffusione del virus nel mondo e sarebbe “rischioso ignorare questi cambiamenti nel virus che potrebbero limitare l’efficacia dei primi vaccini”.
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Il virus perde potenza anche per le mutazioni transitorie
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Massimo Ciccozzi, epidemiologo dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha dichiarato che il virus sta perdendo potenza “principalmente per effetto del lockdown, del distanziamento sociale e dell’uso dei dispositivi di protezione” e forse anche grazie a delle mutazioni transitorie, che magari non gli servono ma su cui agisce la selezione che lo rende meno contagioso. “Un dato che stiamo riscontrando è che il virus sta perdendo potenza prima di tutto per effetto del lockdown, e poi, forse, per le sue mutazioni. Sono mutazioni transitorie, che durano settimane per poi magari sparire, e che non gli servono. Sono mutazioni su cui l’evoluzione può agire, rendendo il virus meno contagioso”.
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Si vede che il virus sta perdendo forza e secondo Ciccozzi, lo si vede: “dal fatto che la sua circolazione è diminuita, e ciò potrebbe essere l’effetto di queste mutazioni. Ma ribadisco che questa è un’ipotesi che deve essere dimostrata”.